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REGISTRO UNIONI CIVILI: LE CRITICHE DI NUOVA CANEGRATE

3 Dicembre 2013

Riceviamo e pubblichiamo:

Dopo il varo nel mese di Maggio 2013 della mozione di indirizzo per l’istituzione del registro amministrativo delle unioni civili e delle convivenze durante il Consiglio Comunale di Mercoledì 27 Novembre la maggioranza di Sinistra ha approvato l'ordine del giorno che prevedeva l'istituzione del regolamento delle unioni civili presso il Comune di Canegrate; contraria Nuova Canegrate.

Tale regolamento oltre a prevedere l'unione tra persone di sesso diverso o dello stesso sesso permette (articolo 1) che un'unione “fragile” come quella civile possa avere accesso a quei benefici e opportunità che l’ordinamento riconosce alle famiglie fondate sul matrimonio. Ben inteso unione “fragile” non dal punto di vista affettivo ma per come regolamentata infatti è qui previsto basti la cancellazione dal registro di una sola delle parti per far venire meno l'unione stessa e di conseguenza anche i benefici che questa ha determinato.

Per esemplificare: una donna con figli e un uomo decidono di iscriversi al registro delle unioni civili, poiché ne possiedono i requisiti entrano in beneficio di un'alloggio popolare; basta però che un giorno l'uomo decida autonomamente e all'insaputa della compagna di recarsi in comune e cancellarsi dal registro perché questa si trovi insieme ai suoi figli senza più un'abitazione (la cancellazione dal registro comporta la decadenza dei benefici ottenuti dagli iscritti, art. 5 comma 4). Ma non è questa l'unica criticità di un regolamento che prevede tra le altre cose la possibilità che un extracomunitario possa iscriversi al registro senza specificare però cosa succeda nel caso poi scada il suo permesso di soggiorno.

La maggioranza di Sinistra ha più volte affermato che l'adozione del registro è un'iniziativa simbolica per smuovere lo stato centrale a legiferare sulla materia delle unioni civili; premesso che riteniamo sia compito del legislatore ovvero del parlamento e non dei comuni affrontare tale questione se proprio se ne sentiva l'irrinunciabile bisogno si poteva benissimo ricorrere ad altri strumenti (proposta di legge di iniziativa popolare, ordini del giorno da presentare nei vari consigli comunali) senza arrivare all'istituzione di un regolamento che fa un po' acqua da tutte le parti.

NUOVA CANEGRATE

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