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QUARTIERE S.PAOLO: IL PESO DELLA DISINFORMAZIONE

29 Settembre 2012

Gruppo Quartiere S.Paolo alla finestra nelle manifestazioni di piazza in questi giorni (anche ieri sera partecipazione nulla al presidio della Fiamma Tricolore), ma sempre pronto a chiarire le sue posizioni.  Così, prima della seduta consiliare di giovedì, esponenti del Gruppo hanno distribuito un volantino in cui l'obiettivo prioritario coincide con il desiderio di spiegare le ragioni dei residenti sulla questione rom e altro ancora, perchè su questa attualità rionale esisterebbe troppa confusione.


Alcuni argomenti hanno animato discussioni sui media e recenti eventi hanno richiamato l’attenzione sulla zona S.Paolo a Legnano.
Così la questione dell’occupazione abusiva di aree pubbliche o private è salita agli onori delle cronache, insieme alle conseguenze derivanti da queste presenze, sino a vedere sul suolo comunale la manifestazione della “Fiamma Tricolore”.
Questo episodio merita le considerazioni del caso per quello che è stato oltre al fatto che gli organizzatori avevano invitato il GQSP alla partecipazione.
La nostra Associazione, ancor prima di astenersi da tale iniziativa col proposito di mantenere un’equidistanza da tutte le componenti partitiche, ha ritenuto coerente declinare all’aggregazione della legittima manifestazione per motivi di merito in quanto, dovrebbe essere ormai chiaro, la questione va affrontata con una strategia che preveda interventi mirati ad incidere su più aspetti quali: rigore nei controlli delle presenze, monitoraggio del quartiere, responsabilizzazione dei proprietari delle aree interessate, dissuasione all’azione abusiva tramite il recupero delle aree a favore della fruibilità da parte dei cittadini, attenzione e accoglienza là dove i presupposti lo consentano e contestuale fermezza nell’isolamento ed allontanamento là dove necessita.
Nella sostanza questo è quello che occorre; manifestazioni ad effetto, ora, non portano la soluzione ad un problema di decennale datazione.
Siamo cittadini del quartiere, dalla parte dei cittadini ed in particolare vicini a coloro che hanno subito furti o intimidazioni: comprendiamo i loro sfoghi e li facciamo nostri.
D’altra parte, in assenza di recrudescenze di fenomeni illegali che, se pur presenti, non sono stati tali, a nostro avviso, da motivare il clamore e il fervore delle recenti discussioni, ci lascia un po’ perplessi il fatto che non ci siano state in passato, per la medesima questione o per situazioni più pressanti sul piano sociale, richiami mediatici di altrettanto effetto.
L’indignazione e il livore sollevati di recente, per esempio, non ci sono stati quando la ex-Pensotti costituiva il fulcro dello spaccio e la nostra Associazione per anni ha chiesto la soluzione del problema prima alla giunta “Cozzi” e poi a quella “Vitali”.
E’ possibile che molti ignorino questi fatti, ivi compresi componenti della passata amministrazione ma, i ripetuti incontri con i precedenti Assessori ed il Sindaco sono dei dati di fatto e la soluzione, ricordiamo, è arrivata solo con l’abbattimento della struttura.
Il problema non era ritenuto tale e, probabilmente, il fatto di sminuirlo come conseguenza permetteva di minimizzarne le cause.
Tornando all’attualità: la strategia sopraindicata non è una “ricetta” segreta bensì il contenuto di proposte presentate già da tempo alla precedente giunta “Vitali”.
Quella nuova ne è a conoscenza, c’è stato modo di confrontarsi e confidiamo nel fatto che il piano per la sicurezza di prossima adozione possa dare dei risultati.
Appare ragionevole concedere il tempo opportuno, prima di giudicare, affinché gli interventi messi in campo dalla nuova amministrazione portino dei risultati; sono trascorsi anni durante i quali la sola adozione degli sgombri non ha di fatto dato soluzione: attendiamo gli esiti dei nuovi provvedimenti e poi ci esprimeremo nel merito.
Alcuni cittadini, ignorando questi aspetti, potrebbero farsi trascinare nell’inasprimento delle recenti polemiche senza, in realtà, disporre degli elementi utili ad una valutazione consapevole.
La questione “rom” è stata oggetto di “particolari” esternazioni sia nel corso della recente competizione elettorale che in seguito.
Il tono ed il contenuto di alcune dichiarazioni ci è parso oltre che contraddittorio, per chi le proferiva, inopportuno e fuori luogo perché chi ha occupato e ambisce a ricoprire di nuovo un incarico istituzionale come Assessore o consigliere comunale, a prescindere dallo schieramento d’appartenenza, deve farsi carico della responsabilità che il ruolo di rappresentanza richiede.
Per questo non si dovrebbe indulgere in polemiche e comportamenti che potrebbero fomentare gli animi, specialmente, quando la tematica verte su questioni che coinvolgono direttamente le persone; piuttosto si potrebbe contribuire ad allentare le tensioni sociali per non ostacolare l’operato delle istituzioni ed evitare di rendere più gravoso il compito delle forze dell’ordine già impegnate su più fronti.
Polemiche in campagna elettorale, particolari interventi in consiglio comunale, esternazioni infervorate di qualche cittadino inviate agli organi d’informazione e l’ultima manifestazione potrebbero essere visti come elementi caratterizzati, direttamente o indirettamente, da un denominatore comune: la strumentalizzazione di un disagio.
Non sapere, essere disinformati, ignorare quanto in realtà ti accade intorno significa farsi carico di un peso che impedisce di sollevarsi e guardare l’insieme da un punto di vista più alto: cosa che consentirebbe di farsi un’idea più chiara del contesto.
Ai cittadini l’onere di informarsi, ai politici il rispetto nei confronti dei cittadini praticato anche rinunciando alla manipolazione dell’ignoranza altrui.
Le questioni derivanti dalle occupazioni abusive dovranno trovare una soluzione ma vogliamo cogliere l’occasione per ricordare che la qualità della vita a Legnano e al quartiere S.Paolo dipende da tanti altri fattori: la revisione dell’urbanizzazione attraverso un intervento sul PGT ereditato, la discussione dell’individuazione dell’area industriale a sudovest, un intervento sulle operazioni di “cartolarizzazione”, la realizzazione di un piano
urbano del traffico che individui le anomalie e provi a formulare delle soluzioni, il completamento di una viabilità di servizio al nuovo ospedale ed una revisione delle necessità legate alle varie tipologie di servizi per i cittadini, incentivazione al recupero e riutilizzo delle aree dismesse, a salvaguardia della conservazione del suolo e del territorio come bene irrinunciabile, per favorire l’insediamento nel perimetro comunale di attività che portino in dote nuove opportunità d’impiego.

Distinti Saluti

Associazione G.Q.S.P.
(Gruppo di Quartiere S.Paolo)

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