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PRC IN RISPOSTA AL PRONUNCIAMENTO DEI PARTITI SULLE PROSSIME AMMINISTRATIVE

21 Luglio 2011

In relazione all'appello ai partiti inviato da un lettore (qui la lettera), ecco una risposta pervenuta da Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra Legnano.

Gentile lettore,
la sacrosanta esigenza da lei espressa, quella di avere un candidato onesto, competente e (cosa non meno importante, in quest’epoca politicamente così “confusa”!) rappresentativo dei valori nei quali ci riconosciamo, il nostro partito l’aveva manifestata con fermezza già alcuni mesi fa.

Le amare esperienze precedenti ci hanno infatti insegnato che troppo spesso si è voluta utilizzare la tattica del nome proposto all’ultimo momento, con l’inevitabile conseguenza del “prendere o lasciare” e l’altrettanto inevitabile effetto di candidature multiple.

Per tale motivo questa volta avevamo chiesto di seguire un’altra strada, che portasse in tempi ristretti a individuare un nome su cui fosse possibile convergere, e su questo nome (e insieme ad esso) costruire un programma per la città e con la città.

La nostra voce è rimasta inascoltata: la vecchia pratica dei tavoli e tavolini condotti nel chiuso delle stanze dei partiti ha finito ancora una volta per prevalere. Per questo abbiamo accolto subito con estremo favore l’autocandidatura di Giuseppe Marazzini: una figura che a nostro parere riunisce tutte le qualità da Lei così efficacemente indicate e la cui autonomia di giudizio e di pensiero e apertura mentale garantiscono la capacità di rappresentare tutta quella larga fetta di città stanca di una gestione fatta su misura per i poteri forti e sorda alle esigenze di chi ha più bisogno.

Una figura che pratica la politica nell’unico modo che riusciamo ad apprezzare: parlando con la gente, incontrando le persone laddove ci sono problemi concreti da risolvere. Qualcuno sprezzantemente l’ha chiamata “politica delle bancarelle”: noi preferiamo chiamarla politica dell’ascolto.

Sulle primarie: un istituto a volte utile, senza dubbio, purché però non diventino, come spesso accade (vedi Napoli), lo strumento per tentare di avallare scelte già fatte nelle segrete stanze o peggio per far “digerire” candidati che nulla hanno a che fare con i nostri valori di riferimento, magari con la giustificazione che «siccome Legnano è una città di destra, occorre un nome di destra».

Ragionamenti di questo tipo non possono vederci disponibili. Spero che queste poche righe siano state sufficienti a chiarire il nostro pensiero: in ogni caso, se lo desidera, possiamo incontrarci e parlarne.

Non nel chiuso delle stanze della politica, ma nelle piazze.

Nicoletta Bigatti
Segretaria Partito della Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra Legnano 

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