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Povero consumatore, facile preda dei “grandi” marchi

19 Febbraio 2016

Cara redazione di Legnanonews, leggevo oggi il vostro articolo sui commercianti in fuga da via XXIX Maggio.
Se i nostri comuni concedono autorizzazioni per aperture ed ampiamenti di centri commerciali, non stupiamoci del fatto che le nostre strade perdono negozi ed attività, e non più presidiate e frequentate lasciano progressivamente spazio al degrado. 
Veramente è utile ai lombardi il mega-centro commerciale di Arese?  Leggo che sarà il primo in Italia ad accogliere Primark, cotanto marchio quale Primark! Ragazzi, Primark, la vera spazzatura del mondo….ho i brividi… il simbolo del consumismo ignorante, la quantità a tutti i costi. Un marchio irlandese! E poi ancora i vari Zara, Massimo Dutti…. è imbarazzante che da Italiani andiamo a comprare capi Massimo Dutti, un'azienda spagnola che ha scelto un nome Italiano per attirare clienti ignari da tutto il mondo, e che produce sfruttando manodopera sottopagata che lavora sulle navi per non pagare le tasse…
E l'ampliamento di Auchan? Avanti con parcheggi, consumo di suolo, traffico inutile di vetture.
Manca solo IKEA all'appello, ma non disperate presto saranno tra noi! Di modo che anche noi legnanesi potremo finalmente coronare il nostro sogno di fare la fila in auto per andare a comprare una piantina, uscendo soddisfatti di avere acquistato qualcosa per giustificare il nostro pomeriggio perso, e mangiare le polpette svedesi surgelate…
La scelta è del consumatore, che purtroppo è sempre meno consapevole e per sua colpa facile preda di questi "grandi" marchi.

Buona serata

Paolo Morelli
 

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