PROCEDURE DEMOCRATICHE: L'impressione complessiva è quella della celebrazione di un ‘rito’, dove ogni partecipante segue un suo ruolo prefissato. Mi spiego con qualche numero. Le opposizioni presentano e motivano più di 140 tra emendamenti e ordini del giorno; i consiglieri di maggioranza praticamente non replicano ad alcun emendamento, delegando totalmente all'assessore Fratus. In conclusione vengono accolti 6 emendamenti, a mio giudizio tra i meno ‘pesanti’, praticamente senza dibattito. La maggioranza prende la parola solo in fase di dichiarazioni di voto verso l'una di giovedì mattina, alla presenza di un pubblico che si può contare sulle dita di una mano. Oltretutto la non partecipazione dei cittadini viene bollata come mancanza di interesse o, peggio, come implicita fiduciosa approvazione a priori dell'operato della Giunta.

CONSUMO DEL TERRITORIO: Al di là dell'asserita attenzione a questo basilare argomento, propugnata sia dalla maggioranza che dalla minoranza, nei documenti del PGT non emerge un chiaro dato sintetico che indichi quale sia l'effetto dell'applicazione del PGT approvato. Sappiamo che Legnano è certamente una delle città lombarde con il più alto tasso di utilizzo del territorio: Una risorsa limitata e difficilmente recuperabile di quasi 18 Kmq, già oggi consumata per oltre due terzi che sarà ulteriormente utilizzata in misura non indifferente. In mancanza di dati ufficiali certi, si può stimare, sulla base dei 13 Ambiti di Trasformazione, in oltre 800.000 mq di ulteriore consumo, prevalentemente terreno a verde e agricolo. Quasi il 15% dell'attuale territorio non ancora urbanizzato. Il consumo complessivo supererà quindi il 70 % del territorio.

STATO DELL'ARTE: Nell'apposito spazio dedicato al PGT del sito del Comune di Legnano non trovo evidenziati gli ulteriori passi necessari per la sua approvazione ufficiale; nè sono citati nei commenti presenti ad oggi su questa stessa testata. Pubblicazione, osservazioni dei cittadini e repliche della Giunta dovrebbero ancora tenere desta l'attenzione dei cittadini sull'argomento (salvo disinteresse o delega implicita all'Amministrazione!). La buona pratica prevede il ‘Conoscere per Deliberare’, salvo che al Cittadino non si preferisca il Cliente . . .  

LETTERA FIRMATA