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PERPLESSITA' SUL RILEVAMENTO DATI DELL'INQUINAMENTO

23 Novembre 2011

Faccio riferimento all'articolo del 18 ottobre scorso relativo alle misurazioni della qualità dell'aria a Legnano e dei relativi inquinanti, PM10 nel caso, per aggiungere un'informazione che traggo dalla recente pubblicazione del Piano Urbano del Traffico PGTU.

Nel documento Rapporto Ambientale, pg 18 e seguenti, si riferisce infatti di una ‘campagna di rilevamento’ effettuata da una centralina mobile dell'ARPA Lombardia nel corso del 2010, mirata al particolato PM10. E' noto che le fonti primarie di PM10 sono principalmente costituite dal traffico urbano e dagli impianti termici, che avendo la caratteristica di ‘inquinanti puntuali’, possono presentare sensibili differenze da zona a zona anche all'interno dello stesso nucleo urbano.

Con queste premesse devo dire che le modalità di realizzazione della campagna di rilevamento, così come le relative conclusioni, lasciano piuttosto perplessi.
La prima fase di rilevazione si è svolta in estate tra giugno e luglio, probabilmente mirata al solo effetto traffico urbano; la seconda fase, su richiesta del servizio ambiente del Comune si è ripetuta ‘presso lo stesso sito anche durante il periodo di esercizio annuale degli impianti termici’ (15 ottobre-15 aprile).
Ma la decisione più strana, di cui non si capisce chiaramente la responsabilità, è la scelta del sito della centralina mobile: ‘all'interno dell'ex Parco Castello, a circa 100 mt da Viale Toselli’!
Per chi non conoscesse Legnano si parla di una zona boscata all'interno del parco, circondato da importanti aree prive di abitazioni nelle immediate vicinanze come piazza della fiera, piazza mercato, il cimitero monumentale, in un quartiere semi-periferico con basso tasso di urbanizzazione.

Ovviamente i risultati della campagna di rilevamento notano come: ‘Il PM10 non ha mai superato la soglia per la protezione della salute umana fissato a 50 microgrammi/m3.’, senza peraltro citare alcun dato assoluto di periodo.

Visto che nel nostro Comune è operativa da oltre 10 anni la stazione di rilevamento Legnano San Magno per il controllo di altri elementi inquinanti, mi chiedo, anche solo per coerenza di dati rilevati in una area omogenea, perchè la centralina mobile non è stata localizzata secondo logica presso la stazione fissa pre-esistente?
Quale peso si può dare ai risultati a campione di un sito scelto con criteri così arbitrari?
Dobbiamo ancora dipendere dai dati della zona critica dell'asse del Sempione (22 ‘comuni omogenei’ tra la provincia di Milano e quella di Varese)?

Spiace fare interventi di questo tenore che sembrano solo privilegiare l'aspetto critico, ma mi auguro che siano invece intesi come suggerimenti utili per prossime campagne di rilevazione o, meglio ancora, per l'implementazione (PM10 e PM2,5) dell'attuale stazione fissa di rilevamento, come auspicato nello stesso Rapporto Ambientale.

Renato Marchitelli  

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