Questo è un paese che, a dispetto di molti e grazie a Dio, conserva ancora un marcato senso della democrazia tanto da decidere liberamente di ‘ribellarsi’ col sistema democratico dell'espressione del proprio voto e non perchè qualcuno cerchi continuamente di insinuare il dubbio che vi sia in atto in un ‘regime strisciante (e neanche tanto)’.

Io sono disposta ad accettare il rischio che i risvolti di tutte le vicende che il prof. Forte cita (per carità, reali e che pongono questioni e problematiche estremamente serie che non rendono certo facile il compito di chi governa, chiunque sia) possano portare ad un ribaltamento delle scelte politiche degli italiani.

Chiedo: lui è disposto a fare altrettanto aspettando pazientemente le prossime elezioni senza ricorrere a proclami che ricordano abbastanza un clima sessantottino ormai anacronistico e in disuso?

Ultima nota: per quanto mi riguarda preferisco un clima di ‘incultura imperante’, che però rispetta le scelte che il popolo fa, ad un clima intriso di alta cultura (… a dire il vero un tantino radical chic, … ma appena appena…) dove pochi, fermamente convinti di avere il monopolio dell'intelligenza, della verità e della capacità di capire cosa sia bene per il popolo, ritengono poi che lo stesso popolo sia imbecille perchè, non avendo scelto loro, ha fatto sicuramente la scelta sbagliata. Eh, quando si dice ‘popolo bue’…

Daniela Colombo
Presidente Gruppo Consiliare PDL – Legnano