Ma quello fu il pegno che Garavaglia, Borghi e Lega dovettero pagare a Slavazza per la marea di voti che procurò allora alla destra. ‘Presidio inutile ed anti-economico, andrebbe chiuso!’ Lo sostenni nel 2001 e sino al 2009, quando una mia intervista fece scalpore e ricevetti critiche anche dai mie compagni del centro sinistra: ‘sei impopolare’.

Tenevo solo alla buona gestione, allora anche da Consigliere comunale, dei quattrini pubblici’. Ora leggo che Borghi decide di chiudere. Bravo. E tutti zitti. Domanda: quante migliaia di euro dei cittadini di Parabiago – pagando affitti salati e impegnando agenti che potevano essere impiegati “sul campo” – sono stati buttati via in più di dieci anni? Per quanto riguarda invece una diatriba che potrebbe sembrare tutta interna alla Lega di Parabiago sostengo che non è così: trattasi di lotte tra potere e pseudo-potere. Traduzione in padano: ‘cadreghino’. Quest'ultimo giustifica tutto, purtroppo. Ancor più che nei tanto vituperati anni '80. Mi sento solo di rimuovere un appunto all'ex Presidente del Consiglio Comunale Morlacchi. Sapeva di appertenere ad un partito che ha una struttura interna di stampo leninista: non può esistere dissenso.

Ora paga pegno. Come un anno fa pagarono Pattarello ed il giovane Lotterio che, dopo aver fatto i galoppini per Cucchi, si videro entrambi negare un posto in lista nella Lega. L’uno fu costretto a giurare eterna fedeltà a Cucchi – pur essendo statto fatto fuori – e l’altro a fondare una lista propria. E per quanto riguarda l’attuazione degli accordi pre-elettorali tra Lega e Pdl e le promesse fatte ai cittadini, tutto passa in secondo piano, caro Morlacchi, di fronte al “cadregino”.
Che amarezza!

Raoul Terreni
segratario del partito socialista Italiano di Parabiago