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PARABIAGO: NOI PER LA CITTA, A TUTELA DELLE DONNE!

2 Luglio 2011

In seguito all’arresto del maresciallo dei carabinieri della stazione di Parabiago Massimo Gatto, accusato di violenza sessuale aggravata, nel rispetto dell’operato della magistratura che porterà alla determinazione della verità, ci uniamo alle varie espressioni di vicinanza all’Arma, alla moglie ed al figlio del Sig. Gatto e alla sua famiglia di origine.

Fatta questa premessa vogliamo anche manifestare prima di tutto la nostra solidarietà a tutte quelle donne che, adesso o nel passato, hanno patito un abuso sessuale. Riteniamo che la nostra comunità debba esprimersi in questo senso, facendo sentire a tutte le donne (della nostra città e non) un senso di ascolto, di accoglienza e di solidarietà. Non sappiamo infatti, a parte i recenti fatti di cronaca cui seguiranno indagini ed accertamenti specifici, se e quante donne siano state oggetto di una prepotenza che di umano e maschile ha ben poco, ma che sembra più assomigliare allo sfogo di un comportamento bestiale. Ci pare tuttavia che il fatto che si possa anche solamente sollevare il sospetto che avvengano atti di brutalità sulle donne e che essi non vengano portati per tempo alla luce dalle dirette interessate, significa forse che non è diffuso o non è chiaramente percepito a Parabiago un clima o una conoscenza delle azioni di tutela delle donne, sufficientemente adeguati a far sì che gli abusi vengano smascherati.

L'invito è dunque rivolto ai servizi territoriali e comunali: che si facciano carico di diffondere in senso prima di tutto educativo ed in secondo luogo assistenziale azioni destinate a creare misure di soccorso ed aiuto alle vittime di abusi, nonché una cultura del rispetto reciproco tra i generi, tra maschio e femmina, tra cittadini e cittadine.

L'Associazione “NOI per la Città” ha già compiuto recentemente un piccolo ma significativo passo in quella direzione. Lo scorso aprile, infatti, ha organizzato una serata con le promotrici di una legge contro la discriminazione tra generi, nell'ottica della parità sancita dal dettato costituzionale. L'evento è servito per riflettere sulla strumentalizzazione e volgarizzazione del corpo, in particolare di quello femminile. Dalla carrellata di immagini pubblicitarie, sono emersi gli stereotipi culturali e sociali di cui le comunicazioni di massa sono portatrici e che influenzano negativamente la rappresentazione dei ruoli sociali, riducendo la dignità umana di uomo e donna.

Riteniamo però ora più che mai ancora più opportuno, anche sull'onda emotiva dei recenti fatti di cronaca, che il tema oggi così caldo del rispetto dell'altro, venga preso in considerazione dall'Amministrazione Comunale, perché diventi stimolo alla diffusione di un'autentica cultura e pratica civile che sappia tutelare davvero tutti ed in primo luogo la donna, come altra metà del nostro cielo.

NOI per la Città 

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