Poche contrade, ….per fortuna, attuano una propria politica di vittoria attraverso la costituzione e l’oneroso mantenimento di scuderie (cosidette di contrada). La Flora ha dominato gli ultimi anni senza cavalli di proprietà. La stessa S.Magno, che ha vinto quest'anno, pur avendo in… dote cavalli di cui sono proprietari suoi contradaioli, non ha mai coinvolto la propria struttura in maniera eccessiva.

Altri hanno dato spazio invece al concetto che le scuderie siano espressioni della contrada o specifiche occasioni di obsoleti intenditori di corse regolari che condizionano giovani e meno giovani nell’intraprendere i loro obiettivi di appassionati, trascinandoli anche nella gestione economica. Errore, grave errore e soprattutto sbagliata gestione operativa da parte di reggenze poco attente a proteggere le forze più giovani e deboli dei propri manieri.

Desidero rimarcare che un conto è far correre puledri a San Siro Milano ed a Capannelle Roma ed un conto è partecipare al Palio di Legnano con soggetti idonei alle regolari nazionali e poco consoni al piccolo percorso ricavato al Mari per l’occasione.

In alternativa, le contrade che questa inutilità l’hanno capita, si reggono su Commissioni Corsa competenti ed efficaci.

A tutto ciò, che influisce per il 70%, occorre anche preoccuparsi del fantino e del quoziente di..fortuna.

Tutto questo, caro direttore, in considerazione al fatto che da quando il Palio è stato assegnato non compare più traccia o altro di San Domenico, Legnarello e San Martino; tre contrade che per risorse preventivate ed elargite e per numeri di cavalli proposti devono a mio parere cambiar rotta se vogliono a breve ambire alla Vittoria.

Grazie per lo spazio riservatomi.

LETTERA FIRMATA