22 Settembre 2013

In relazione all'Open Day nelle ex Fonderie Franco Tosi, riceviamo e pubblichiamo:

Pensavo fosse l’occasione per vedere da vicino  la tecnologia produttiva che in tempi non lontani ha reso famosa la mia città nel mondo.

Purtroppo è stata  una delusione. Non solo mi sono trovato di fronte ad un cimitero industriale, ma il tutto mi è sembrato  un pretesto per promuovere la vendita di appartamenti dell’ecomostro costruito proprio di fronte alle vecchie fonderie.

Ho avuto questa impressione poiché durante il percorso guidato, non è stato fatto nessun riferimento al futuro produttivo  di un’industria che ha comunque contribuito allo sviluppo del territorio, bensì sublimemente, in più di un’occasione è stato promosso lo sviluppo cementifico dell’area ex Pensotti.

Da cittadino mi sono sentito ingannato, in quanto sotto l’egida di un’iniziativa culturale è passato un messaggio commerciale.

Cordiali saluti.

lettera firmata

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Eccessivamente elevate le attese di questo evento per il nostro lettore? Probabilmente, sì.
Le Fonderie Tosi sono state abbandonate dal 1993. Impossibile pensare di poter rivedere, oltre al fabbricato, anche la tecnologia esistente all'epoca. E ancor più impensabile immaginare che in questi giorni e in questa sede si potesse far qualche riferimento al futuro produttivo della storica Tosi.
Se poi, durante la presentazione del progetto, è stato "promosso" l'aspetto commerciale dell'operazione, curata da Finmeccanica Group Real Estate (non dall'amministrazione comunale), ricordiamoci che, senza l'insediamento residenziale, non avremmo nè la biblioteca e neppure l'area museale.

​marco tajé