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Nuovo Cadorna come la Bretella: idea punitiva, piuttosto che preventiva

15 Marzo 2016

Egr. Direttore,
In merito alla questione Cadorna vorrei esprimere la mia personale opinione, prendendo in considerazione  il modus operandi della presente amministrazione. Pensiamo alla  Bretella ospedale con segnaletica poco 'segnaletica' che ha portato nelle casse del comune delle cifre considerevoli, multando sistematicamente  conducenti indisciplinati ma che non mettono a repentaglio la sicurezza di alcuno e alcunché. Bene, utilizziamo lo stesso metodo cosi apprezzato dalla nostra amministrazione: risparmiamo i soldi del progetto Cadorna dedichiamoli ad altre priorità; installiamo una serie di telecamere in 3 punti strategici (diciamocelo in prossimita di due attività commerciali adiacenti e due benzinai) che puniscono i conducenti indisciplinati e che rendono pericolosa la viabilità.  Cara amministrazione , vedrà che le multe fungeranno da deterrente. O almeno, varrebbe la pena di testare questa soluzione a costo contenutissimo.  Lo si è  attuato per la bretella dell ospedale, perché no sul Cadorna?

Elena Cuviello


Gent.mi, immagino la quantità di email che state ricevendo a riguardo e mi aggiungo anch’io.
 
Ho partecipato alla riunione pubblica svoltasi presso la sede della croce rossa in viale Cadorna e confesso di essere uscito fra molti dubbi.
 
Se si esce dal campanilismo delle parti e si cerca di essere razionali, qualche domanda sorge.
 
In primis: quella sera l’assessore Antonino Cusumano presente al tavolo non è intervenuto e sul vostro articolo di oggi leggo che anche ieri sera non è intervenuto, non sarebbe ora di fargli una bella intervista?
 
Perché non promuovete una campagna giornaliera con una domanda al giorno sull’argomento da proporre ai vari responsabili del progetto?
 
Mi permetto di avanzare due domande:
 
-qual è l’incidenza degli incidenti avvenuti in viale Cadorna come numero e in percentuale sul totale incidenti avvenuti nel territorio di Legnano?
-come si fa a paragonare il viale nella città di Como dove hanno fatto un intervento simile a quello in programma a Legnano, omettendo di dire che in quel viale non c’è spartitraffico centrale ma semplice linea di demarcazione? Aggiungo visto che i tecnici della società esterna sono pieni di dati, quanti mezzi pesanti giorno passano in quella via di Como e quanti in viale Cadorna?
 
Varrebbe la pena raccogliere tutte le indicazioni arrivate per poi ricordarle all’attuale amministrazione quando in corso d’opera dovranno fare le inevitabili modifiche, sarà interessante vedere a quanto ammonteranno i costi delle varianti rispetto alla già considerevole cifra stanziata, qualcuno ha giurato con “il sangue” che non ci saranno costi aggiuntivi?
 
Grazie per il vostro lavoro
 
Cordialmente
 
Luciano Molè


Buongirono, abito da sempre in Viale Cadorna a ridosso dell’uscita dell’autostrada e ho partecipato alla presentazione del progetto “Cadorna Sicuro” presso la sede della Croce Rossa Italiana.

Non posso nascondere la mia amarezza nel costatare che durante la presentazione nessuno – nessuno – ha accennato a misure alternative.

Pensavo di essere di fronte a un progetto serio per ridurre il traffico e invece scopro che ancora una volta si sacrifica la qualità della vita.

Si è parlato di sicurezza e di riqualificazione della zona (parole del sindaco Centinaio). Il termine sicurezza si spende bene: è potente, fa leva su emozioni primarie (paura, rabbia).
A tal proposito l’Ingegner Rossi mi ha rassicurata: nonostante la velocità ridotta il flusso delle auto non subirà rallentamenti. Le solite 30.000 auto al giorno…

Riqualificare una zona per me vuol dire far coincidere le esigenze della mobilità con la qualità della vita e con il diritto alla salute dei cittadini che vi abitano.

I semafori saranno intelligenti, ma siamo di fronte a una visione miope.

La saluto cordialmente
Isabella Gianazza

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