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NUOVA CANEGRATE: BASTA ALZARE IMU E IRPEF

25 Luglio 2012

In un periodo di recessione e di profonda crisi economica che costringe molte famiglie ad enormi sacrifici per arrivare alla fine del mese, sarebbe opportuno che un'amministrazione attenta al bene dei suoi cittadini si ponga come obiettivo il contenimento della tassazione per non aggravare ulteriormente la già precaria situazione. A Canegrate invece succede il contrario: IRPEF ai massimi livelli e aumento dell'uno per mille (sull'aliquota base) dell'IMU per la prima e la seconda casa.

Saranno rimasti certamente delusi quei cittadini canegratesi che avevano intravisto nel sindaco Colombo la speranza di cambiamento; cambiano le persone ma (almeno per quanto riguarda la politica economica) non cambiano i fatti: tasse sempre alle stelle e tante promesse non mantenute. Cinque anni fa il sindaco di centro-sinistra Valter Cassani aveva portato l'IRPEF ai massimi livelli (0.8%) probabilmente per risanare il buco di bilancio lasciato dal suo predecessore, promettendo di abbassare l'aliquota negli anni successivi del suo mandato, promessa ovviamente non mantenuta.

Sulla stessa linea il Sindaco Colombo che durante la campagna elettorale afferma di voler mantenere l'IMU ai minimi (a dimostrazione di ciò l'articolo apparso sull'Altomilanese durante la campagna elettorale) ma già al secondo consiglio comunale del suo mandato fa approvare alla maggioranza l'aumento di un punto percentuale dell'IMU rispetto l’aliquota base, portandolo al 5 per mille per l’abitazione principale, all’8.6 per mille per le seconde case.

L'incremento della tassazione viene giustificata dall'amministrazione Colombo come una scelta necessaria per far fronte al taglio del trasferimento di fondi tra stato e comuni, però questa giustificazione non sembra reggere più di tanto dal momento che alcuni comuni limitrofi pur soggetti ai medesimi tagli operati dallo stato (probabilmente attraverso politiche di Bilancio più oculate) hanno operato scelte diverse al fine di non pesare eccessivamente sulle tasche dei propri cittadini. Alcuni esempi sono San Vittore Olona dove l'IMU è tenuto ai minimi previsti per legge e Cerro Maggiore ove l'IMU è al 4 per mille (dati tratti da “Il Giorno” de 25/6/12).

Non solo, a Milano si sta optando per differenziare l’aliquota IMU secondo la categoria dell’ abitazione: 3,6 per mille per le case popolari, aliquota base del 4 per mille per le categorie medie, aliquota più elevata (6 per mille) per le abitazioni di lusso. Durante il consiglio comunale del 4 luglio scorso Nuova Canegrate ha proposto di attuare una politica di riduzione (per es. del 5%) sulle spese correnti, rivedendo le convenzioni e gli appalti in essere allo scopo di eliminare eventuali sprechi ed evitare sovrapposizioni (si potrebbe anche “riorganizzare ” l’intera Struttura Amministrativa e Tecnica Comunale); i benefici si vedrebbero nel breve: minori spese correnti, aumento delle risorse finanziarie e della produttività dell’intera macchina comunale e già da oggi non sarebbe più necessario aumentare di un punto percentuale l’aliquota base IMU per l’ abitazione principale. Tutto questo senza operare tagli ai servizi rivolti alla cittadinanza pur mantenendo gli standard qualitativi di legge.

Nuova Canegrate

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