Certo amministrare un comune oggi, con una crisi finanziaria della quale non si vede la conclusione e con le misure restrittive (patto di stabilità) varate dal Governo centrale, misure che limitano fortemente l’autonomia e la possibilità di intervento, anche dei comuni in condizioni economiche solide, non è facile e, proprio per questo, occorre una lungimiranza politica e la capacità di individuare i bisogni prioritari per questa città. Nell’articolo del Consigliere Sartori sul Bilancio di previsione per il triennio 2011-2013, riportato nelle pagine seguenti, vengono espresse una serie di valutazioni condivise che non ripeteremo.

In questo spazio ci soffermeremo invece ad un giudizio prettamente politico sulle prospettive che, ad un anno di amministrazione PDL/Lega, ci sembra di intravedere per questa città. Alla fine del quinquennio di governo da parte di questa coalizione, nel 2015, Parabiago e i Parabiaghesi saranno tutti più poveri.

La vendita dei “gioielli di famiglia” per fare cassa, iniziata da Garavaglia con la cessione delle piazzole per la raccolta differenziata ad AMGA, prosegue con la vendita dell’edificio che ospita l’INPS di Villapia all’INPS, con la vendita della attuale sede delle Poste di S. Lorenzo alle Poste e con la vendita degli appartamenti di proprietà del comune a chi li comprerà.

La maggioranza sostiene che questi soldi servono per fare la manutenzione straordinaria (non nuovi interventi ma solo la manutenzione straordinaria!!!) al patrimonio comunale. E’ come se una famiglia per rifare il tetto della propria abitazione vendesse il garage, poi, l’anno successivo, per rifare la facciata vendesse un locale e così via. Quanti anni potranno trascorrere prima che questi cittadini si ritrovino senza abitazione e su una strada? Questa è la via imboccata dal Comune di Parabiago. Oltretutto oggi il comune beneficia di entrate derivanti dagli affitti di locazione di questi immobili, entrate che non ci saranno più e, dunque, il bilancio sarà sempre più debole.

In una situazione di difficoltà come questa tuttavia non si rinuncia a compiere scelte tutt’altro che prioritarie e che indeboliscono ulteriormente le finanze cittadine. Che senso ha insistere su una riqualificazione dell’Aula Consigliare con una spesa che si avvicina al mezzo milione di euro? Non va bene così com’è l’aula consigliare? Che senso ha varare una Azienda Speciale che incorpori solo la Farmacia Comunale ? E’ noto a tutti che una farmacia comunale produce utili e perché mai dovremmo regalarli ad una Azienda Speciale? Per pagare il Direttore? Perché non ragionare, come fanno comuni più avveduti, su una Azienda Speciale che incorpori anche sevizi che oggi pesano fortemente sul bilancio comunale e che da una gestione aziendale potrebbero, oltre che utilizzare gli utili di servizi quali la farmacia comunale (da reinvestire per mantenere tariffe più basse), trarre beneficio da una gestione virtuosa?

Sulla sicurezza, in due anni i costi stimati per la realizzazione della nuova Caserma dei Carabinieri sono lievitati del 50% passando dai costi stimati del 2009 di 1,7 milioni di euro a 2,5 milioni di euro del 2011. Di questo passo la città non avrà mai la nuova Caserma dei Carabinieri a meno che non si decida di vendere il municipio….. Chissà che l’anno prossimo non lo mettano a bilancio!!!

Giorgio Nebuloni Portavoce CentroSinistra Parabiago