Quantcast

Ricerca

» Invia una lettera

MONDO DEL LAVORO E DISABILITA’: TROPPA DISCRIMINAZIONE

7 Aprile 2013

Preannunciate da una telefonata in redazione, ecco qui sotto alcune considerazioni di un lettore della provincia di Varese sulla disabilità in genere e, in particolare, calata nel mondo del lavoro. Sicuramente, pensieri che devono portare a riflessioni anche sulla realtà locale.


Direttore, buongiorno.

Mi chiamo Alessandro Tajè ho 38 anni e sono disabile dalla nascita. Desidererei che si pubblicasse sul suo quotidiano la problematica riguardante la disabilità, in particolare relativa ai contesti della società e del lavoro.

Prima cosa da dirsi è che nella società odierna c'è ancora molta discriminazione nei confronti di chi è disabile anche se vi sono molte associazioni e centri, ma, ahimè, poco si fa. Il problema è che spesso le persone non si rendono conto che potrebbero in qualunque momento diventare come lo siamo noi, tutti credono che non potrebbe accadere a loro, dovrebbero provare soprattutto i politici cosa significa vivere ogni giorno con questo problema.

Mi chiedo come mai molti invalidi nella nostra regione sono ancora alla ricerca di un lavoro anche se vi è una legge che se ne occupa (L.68/99)? Semplicemente, forse, perché le aziende preferiscono pagare le ammende che ammontano a 516 € al mese piuttosto che assumere fino a che non ricevono dall'ispettorato l'obbligo di assunzione? Sono, infatti, poche le aziende che rispettano la norma e comunque quelle poche chiedono esperienza di qualunque genere e possono anche averle e questo vale anche per i stessi giovani non disabili, come possono fare esperienza se non assumono le persone disabili o non disabili, perché invece di soffermarsi come sarà questo disabile, non fanno uno sforzo di fare i colloqui e vedere effettivamente come sono? troppa fatica.

Le agenzie di lavoro, inoltre, sono brave solo a farsi competizione tra di loro, a chi ha più iscritti, e quando si fa notare ti dicono pure adesso controlliamo le sue referenze se ci sono aziende adatte a lei, prima cosa hanno fatto mi domando?

Alle istituzioni (regionali, provinciali, comunali) chiedi di avere incontri con chi si occupa della disabilità e non li trovi mai o non possono, sia gli assessori che le semplici persone che forse non sanno manco cosa sia la disabilità. Come assessori dovrebbero andarci persone che hanno avuto o che hanno persone con disabilità e sanno di cosa si sta parlando. Sono tutti bravi a dire io faccio o farò e poi tutto è come prima, dovrebbero ascoltarci di più e sentire ciò che abbiamo da dire forse possiamo aiutarli in qualche modo invece pensano alla loro poltrona e portafoglio.

Bello sentire ogni tanto in TV che vengono smascherati falsi ciechi, dovremmo ringraziarli per come ci fanno sentire, usano quando vogliono quest'arma della disabilità, ma non pensano chi è veramente disabile che deve perfino fare due volte la visita perché ti senti dire dalla commissione “ma potrebbe guarire”. Mi chiedo quando uno che ha la sclerosi multipla è guarito? Vergognatevi, medici e falsi invalidi.

Barriere architettoniche. In certi posti sono abbattute, in tanti altri invece no e come mai? Non ci sono soldi, però per fare il giardino dei sindaci assessori giunte ecc. li hanno. Ribadisco potrebbe accadere a chiunque di dover salire su un marciapiede, usare autobus, metro andare al cinema o altri posti pubblici come comuni o altri generi e non poter andare perché le strutture non vi sono. Già la legge prevede che se le strutture sono vecchie non c'è l'obbligo solo se all'interno vi fosse un disabile mentre le nuove strutture devono essere a norma di legge, ma se anche nelle nuove strutture spesso non ci sono, già non vi sono soldi.

Solo qui in Italia siamo ancora indietro per quanto riguarda la disabilità assurdo e vergognoso quando negli altri paesi la priorità prevede di aiutare chi è più disagiato sia per i portatori che disoccupati o povere persone, riflettete su ciò ho scritto e pensate bene potrebbe accadere anche ha voi persone senza problemi .

saluti.

Alessandro Umberto Tajè

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.