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MENSE: LA PROTESTA FA RISPARMIARE IL COMUNE…

9 Ottobre 2013

Caro Direttore

Ho partecipato alla nota protesta sul caro-mensa dal primo giorno di scuola (prima ancora di sapere dell’esistenza del Comitato Agorà), segnalando per iscritto agli insegnanti e all’URP che avrei ritirato mio figlio da scuola all’ora di pranzo.

Ho poi aderito al Comitato e seguito l’intera vicenda, partecipando al dibattito anche da queste pagine da lei generosamente messe a disposizione, leggendo interventi dell’Assessore Silvestri, della portavoce del PD, ed infine di un aspirante ingegnere grillino che, alla luce dei fatti hanno dimostrato tutti fondamenti paradossali con risvolti quasi esilaranti.

Sono un fortunato residente che oggi può essere annoverato tra i legnanesi "ricchi" grazie all’assessore Silvestri, ma solo per non aver voluto presentare la dichiarazione ISEE.

Dovrei quindi pagare per mio figlio 6.15 € a pasto.

Stando alle dichiarazioni dell’ass. Silvestri ogni volta che mio figlio pranza a scuola il Comune sostiene la spesa di 6.60 €, contribuendo quindi a mio favore per 6.60 € – 6.15 € = 0.45 €.

Dunque, se la matematica non è un’opinione (e l’aspirante ingegnere grillino dovrebbe poterlo confermare …) ogni volta che il sottoscritto ritira il proprio figlio da scuola la collettività dovrebbe risparmiare ben 45 centesimi di euro. Fino a prova contraria, il risparmio del Comune aumenterebbe quindi progressivamente con l’abbassarsi delle fasce ISEE delle famiglie che aderiscono alla protesta.

Se le dichiarazioni dell’ass. Silvestri e gli acuti calcoli dell’aspirante ingegnere grillino fossero almeno verosimili, a fronte dell’indubbio risparmio conseguito dalle famiglie, a seguito della protesta, dovrebbe corrispondere un proporzionale risparmio per la collettività.

Tuttavia, inspiegabilmente, anziché sostenere "lo sciopero della schiscetta" nell’interesse delle casse comunali, il PD scatena la sua autorevole e combattiva portavoce Colombo contro il Comitato Agorà e le famiglie tuonando contro questa "inaccettabile" forma di protesta, mentre gli illuminati esponenti del M5S le fanno eco sputando sentenze dai loro blog sostenendo a spada tratta chi vorrebbe COSTRINGERE LE FAMIGLIE A SVENARSI PER USUFRUIRE IN MODO COATTIVO DI UN SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA IN PERDITA SECCA.

E’ mai possibile credere a balle così grossolane e mal confezionate? O davvero abbiamo a che fare con "politici" autolesionisti disposti a tutto pur di ridurre il bilancio comunale a un colabrodo?

Suvvia, cari amministratori, a meno che non siate davvero degli sprovveduti potete sicuramente fare di meglio … almeno nel raccontarci frottole, non fosse altro per dimostrare un briciolo di rispetto verso chi contribuisce ai vostri (finora poco meritati) emolumenti.

Carlo M. Tatti

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