Gentile Direttore,
non nascondo il mio stupore per aver avuto il coraggio di pubblicare una lettera di propaganda politica come quella apparsa oggi sul Vs sito ad opera del consigliere leghista Garofano (qui il testo) e quindi ritengo giustificato lo spazio per una replica di un cittadino qualsiasi, impegnato da qualche tempo nella ricerca culturale e anche politica della propria città, battendosi in un movimento di cittadini liberi da vincoli di partito come il Movimento 5 Stelle…

Ebbene, nei mesi scorsi, una maxioperazione in Brianza  ha portato all’arresto di oltre 300 mafiosi, collusi con le amministrazioni locali per le solite storie di appalti truccati, malaffare e spartizione delle varie destinazioni del pgt, anche a Legnano mi pare qualche personaggio mafioso è finito nei guai. Ma aldilà di quello, paragonare il ministro Maroni a Falcone e Borsellino mi sembra una bestemmia, questi due Martiri dello Stato sono stati eliminati proprio da chi si proclama ora contro i mafiosi e invito tutti a prendere confidenza con il blog di Salvatore Borsellino: 19luglio1992 (http://www.19luglio1992.com/).

E' vero tutto può essere un opinione, ma non si possono sputtanare sempre gli avversari…il consigliere parla di ‘certi giudici’, oppure giudica Saviano, o sciorina inutili numeri su arresti e sequestri di beni….ci dicano di questi beni che da anni vengono sequestrati e poi ritornano nelle stesse mani …ma cosa sta dicendo…?

Lo Stato e il suo tessuto sono permeati di mafiosi che decidono per loro, e a qualcuno fa comodo difendere le posizioni…hanno creato una legge elettorale che non ci permette di scegliere il nostro candidato o degli altri mostri giuridici che ci dicono che possiamo stare o di qua o di là…il pluralismo e le libertà dell’uomo son ben altra cosa.

Per ora mi fermo qui, grazie per lo spazio di replica.

Daniele Berti,
un cittadino legnanese che alle prossime amministrative voterà Movimento 5 Stelle beppegrillo.it (cittadini informati)

Legnanonews ha sempre dato e sempre darà spazio a tutte le voci che, nei limiti della legalità, qui vorranno esprimere opinioni ed idee. 
Forse è anche per questa ragione che ogni giorno siamo letti da 4mila navigatori del web.
Nei due anni di pubblicazioni, non abbiamo messo online due sole lettere: la prima perchè chiaramente anonima, la seconda perchè muoveva accuse al mondo della scuola senza alcuna prova. Una terza lettera è nel cassetto in quanto attendiamo documenti in grado di poter assicurare al lettore una risposta adeguata.
Nel merito della questione, il presidente della Commissione Cultura, Alfredo Garofano, ha avuto il suo spazio, assumendosi le sue responsabilità, così come Daniele Berti.
Al lettore la massima libertà per giudicare chi è fonte di saggezza e chi ‘bestemmia’. Noi il diritto  di mettere il bavaglio a qualcuno non ce lo assumiamo.
Preferiamo il ‘coraggio’ di lasciare aperta la porta a chi ce lo chiede e che, naturalmente, è responsabile di quanto scrive.

Marco Tajé