Ho letto quanto le ha scritto Gianfranco Tripodi, commissario dell'UDC di Legnano e sono rimasto colpito dalla seguente considerazione che fedelmente riporto:

‘Rivolgo al sindaco Vitali l’appello di mettere, davanti ad ogni altra cosa, il destino ed il bene delle persone. Anche per evitare di farci pensare che Legnano è diventata tanto meno sensibile ai problemi delle persone che, da mesi, ritiene di poter sopportare le diatribe interne ai partiti e di poter guardare alla costruzione del domani senza l’assessore ai servizi sociali ed all’istruzione: deleghe da tempo gestite ad interim dal Sindaco ma che, a parere degli operatori del settore e di chi scrive, sono perni fondamentali che necessitano di titolari appassionati e competenti’.

Ecco, la mia domanda è: Come è possibile che tale considerazione venga fatta da un esponente politico non presente in seno al consiglio comunale? Come è possibile che che all'interno del consiglio stesso, questo stato di cose non viene sottolineato? Dov'è l'opposizione? E' possibile che Legnano non meriti una  giusta e attenta gestione della cosa pubblica? Cosa sta succedendo veramente all' interno della coalizione che abbiamo (sigh!) votato? Perchè il sindaco non chiarisce pubblicamente quali siano le reali ragioni della mancata nomina di due assessori? Nomi ne sono circolati, ma ancora nessuna scelta è stata operata dal sindaco. Cui prodest? I legnanesi non servono solo in occasione delle campagne elettorali quando si chiedono i voti; i legnanesi hanno il diritto di sapere se esiste ancora quella coalizione che hanno votato o se siano stati pedine di un gioco più sottile  che culminerà  con la fusione tra AN e PDL  e che potrebbe significare l'azzeramento, all'interno della maggioranza di ogni costruttiva, necessaria e democratica, dialettica politico/amministrativa. Attenzione però,i tempi del ‘popolo bue’ sono passati
da anni. La gente vede e giudica. Certi giochetti alla lunga, almeno politicamente, non pagano.