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Lettera aperta al Ministro Bussetti

14 Gennaio 2019

Al Convegno sul Centenario della Scuola Professionale Operaia  Antonio Bernocchi,  impeccabile è stata l'organizzazione e interessanti tutti gli interventi dal palco, dalla preside Wagner al sindaco Fratus, dal Direttore regionale Campanelli al ministro Bussetti.

Applausi e ringraziamenti per tutti. Ci fosse stato un pò di contraddittorio e di confronto, avrei detto al Ministro Bussetti, in risposta alla parte più politica del suo intervento,  quanto contenuto nella lettera aperta che la Flc-Cgil di Milano è riuscita a recapitargli brevi manu, prima che abbandonasse il Convegno. In particolare gli avrei ricordato che :

– E' urgente un impegno politico che dia respiro al mandato costituzionale sulla scuola; in questi giorni sono aperte le iscrizioni degli studenti, è un momento significativo che richiede scelte impegnative e informate, scuole sicure e accoglienti, con organici docenti e ata stabili e sufficienti, in grado di garantire un'offerta formativa di qualità

– No all'autonomia regionale differenziata che il governo si appresta a varare in alcune regioni del nord ed in Lombardia. E' questo un progetto politico legato alla gestione del gettito fiscale prodotto da ciascuna regione che  metterà a rischio l'unità storico-culturale e la stessa coesione sociale del nostro Paese. La CGIL è nettamente contraria,

– Meno risorse al MIUR stanziate nel bilancio triennale 19/21 per 4Mld circa. 35 Mln stanziati dal Ministro sulla digitalizzazione sono una goccia nel mare del fabbisogno delle scuole.

– E' di 1Mld la riduzione dello stanziamento sul sostegno, con un fabbisogno di oltre 40mila posti da coprire nel triennio con altrettanto specialisti ancora da formare. Emergenza specialisti sostegno soprattutto nel primo ciclo.

– Reclutamento docenti e nuovi concorsi. Restano fuori dalle attuali procedure straordinarie e riservate migliaia  di precari senza abilitazioni o con abilitazione ma senza servizio sufficiente. Sovrapposizione di norme e procedure concorsuali che non aiutano i precari provvisti di requisiti a scegliere, ove previste,  le opzioni spettanti. Slittamento del nuovo concorso ordinario

– Carenze di organici ed in particolare del personale ATA  la cui sostituzione nelle assenze è ancora improntata a ragioni di risparmio a scapito dell'efficienza e funzionalità del servizio

– Contratto Scuola e Pubblico Impiego 19/21 scaduto a dicembre 2018.Risorse messe in bilancio per il rinnovo giudicate da tutte le OO.SS. del tutto insufficienti. Vanno reperite nuove risorse per adeguare gli stipendi italiani alla media di quelli europei

– Pensioni e quota 100. Rischio di discriminazione di tutto il personale della scuola che ha l'unica finestra d'uscita al 1 settembre. Ritardi nella liquidazione del TFS che slitterebbero dagli attuali 2 anni a 5 o addirittura a 8 anni.

In conclusione, su questi e altri temi anche questo governo è in perfetta continuità coi governi precedenti. Lo scarso coinvolgimento e l'assenza di confronto con le forze intermedie, l'associazionismo professionale ed in particolare con le OO.SS. di categoria, sia al centro che nei territori  è un limite che va superato perchè in passato ha dato scarsi risultati .

L'invito che rivolgiamo al Ministro è quello di sollecitare il governo ad un vero, continuativo e serio confronto non solo con le scuole ma anche con le loro rappresentanze professionali e sindacali, per non ripetere  gli errori del passato che non hanno portato alcun beneficio né al Paese né ai governi coinvolti.

Pippo Frisone – Flcgil di Milano

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