Quantcast

Ricerca

» Invia una lettera

LEGNANO COME NEW YORK, CHE TRISTEZZA!

14 Gennaio 2011


Anche oggi, come del resto faccio molto spesso, ho voluto chiudere la mia giornata lavorativa dando uno sguardo al sito di Legnano news per leggere le ultime novità della mia città, ma una notizia in particolare mi ha colpito, “Legnano come New York” recitava il titolo provocatorio che informava come in Canazza un “grattacielo” di 40 metri sorgerà a breve.

Al di là di ogni considerazione sull’aspetto estetico del grattacielo che lascio al gusto personale di ognuno, non posso non esternare alcune considerazioni sulla vicenda. Sono cresciuto sino alla soglia dei trent’anni in via Cadorna e i più bei ricordi della mia spensierata fanciullezza sono quasi tutti riposti in quello che noi chiamavamo “campo gianazza”, interminabili partite a calcio hanno costellato le mie giornate, importantissimi (in quel momento mi apparivano tali..) tornei di calcio tenevano banco in tutto il quartiere che si raccoglieva intorno al campetto ad assistere a epiche partite, praticamente quel fazzoletto di verde rappresentava uno dei principali strumenti socializzazione di un quartiere periferico e in crescita, quando ancora passione e semplicità la facevano da protagonisti nel carattere delle persone.

Ricordo che altre volte quel campo era stato oggetto di attenzioni, ma la coscienza popolare e qualche buon “profeta” avevano impedito che si costruisse sul quel fazzoletto di felicità. Anzi, se ben ricordo, si era cercato di fare anche di più, tutto il quartiere, per bocca dell’allora Gruppo Sociale Canazza (di cui ho fatto parte) a più riprese nel corso degli anni ha chiesto che il Comune acquisisse l’area per farne un bel parchetto che nelle intenzioni doveva anche essere un polmone verde per contrastare l’inquinamento proveniente dal traffico della Via Cadorna e dell’autostrada. Immancabili problemi di bilancio hanno fatto sì che tutte le amministrazioni che si sono succedute non prendessero mai a cuore la citata richiesta.

Finche un bel giorno “radio scarpa” fa trapelare la notizia che una nota azienda ha acquisito l’intera aerea, poiché di mestiere questa società costruisce e vende case, ai più è apparso immediatamente irreversibile il progetto di costruire sul “nostro..” campetto, inutili a riguardo sono, per mio conto, ogni tentativo di spiegare in che modo tal piano regolatore, in effetti, lo prevedesse, molto più efficace e reale il concetto che quando un’impresa acquista un terreno, lì si costruirà, punto.

Non volendo passare per il solito idealista staccato dalla realtà, dico infine che la mia è stata solo l’esternazione del sentimento che ho avvertito leggendo la notizia odierna, avendo legato gli anni più spensierati della mia fanciullezza in quel campetto che tra breve vedrò irrimediabilmente transennato per far posto alle gru…

Chiudo citando il commento di un mio amico a riguardo, che saputo della cosa, poco fa mi ha inviato tramite sms:“che tristezza”.

Luigi Tripodi 

Per dovere di cronaca, ricordiamo che il Piano Attuativo in questione rispetta le norme previste dall'attuale PRG e che, come affermato in Consiglio Comunale, l'operatore con questo progetto non ha fatto altro che applicare un suo diritto.
Resta però anche valido l'invito rivolto allo stesso operatore perchè l'estetica della struttra venga rivisitata e resa meno impattante con l'ambiente. Invito che, così pare, sarebbe stato già recepito.
Marco Tajé

Free Website Counter

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.