LAVORATORI IN MOBILITA' : GOVERNO RITIRA LA NORMA CAPESTRO
19 Ottobre 2011
Il governo impedisce ai lavoratori in mobilità di accedere alla pensione. Per il Governo sembra che tutti i mali dell’Italia derivino dalle pensioni che continuano a essere attaccate, aumentando l’età pensionabile e con l’istituzione delle finestre di 13 più tre mesi.
L’assemblea dei lavoratori in mobilità senza pensione, riunita a Milano il 18 ottobre,chiede in via prioritaria al governo di ritirare la norma capestro contenuta nella legge 122 /2010 secondo la quale solo 10.000 lavoratori in mobilità possono accedere alla pensione sulla base della legge Dini E già dal mese di luglio l’Inps ha respinto la domanda di pensione a migliaia di lavoratori che si trovano senza mobilità e senza pensione. In più il governo avrebbe dovuto emettere un decreto per consentire all’Inps di continuare a pagare la mobilità per i 13 mesi e oltre della nuova finestra, decreto di cui non si sa nulla, così come nulla si sa della graduatoria che l’Inps doveva stilare dei 10.000 “fortunati” che avrebbero potuto andare in pensione. Tutto ciò sta avvenendo nel più totale silenzio sia dei media sia di tutte le forze politiche e sindacali che hanno nei fatti condiviso tali provvedimenti. Per chiedere il ritiro delle norme capestro previste dalla legge 122 si ritiene necessario che i lavoratori in mobilità in tutta Italia si mobilitino e per questo si sono decise una serie di iniziative: Confederazione Unitaria di Base |
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