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LA STORIA D'ITALIA DAL PUNTO DI VISTA DI UN ASSIDUO LETTORE

5 Dicembre 2010


Essendo un assiduo frequentatore del sito,mi permetto di rispondere al prof Restelli,il quale nell’articolo relativo al convegno di Cerro Maggiore sul 150° anniversario dell’Unità d’Italia (qui il testo) afferma cose già sentite sui libri di storia, nelle scuole dell’obbligo e superiori… Garibaldi eroe dell’unità d’Italia, Nino Bixio, Cavour, Mazzini, Cialdini…

Ecco, io sapevo questo, è bastato leggere qualche libro, non scritto dai ‘vincitori’ per farmi venire qualche dubbio, e dal dubbio mi sono fatto una convinzione: il sud o meglio il regno delle 2 sicilie stava molto meglio senza di ‘noi’ del nord, i Borboni avevano creato un sistema sociale che noi ci sogniamo, le industrie sono nate prima là che da noi , Napoli era il terzo porto più importante d’Europa, i prodotti del Regno erano esportati in tutto il mondo, le casse dello stato erano piene di oro…

In questo quadretto quasi idilliaco, sicuramente ci sarà stata oppressione delle classi più deboli, ma dipingere come Briganti la gente che difendeva con bastoni e schioppi i propri diritti è veramente da ipocriti. Per unificare l’Italia i piemontesi spinti dagli inglesi e dai francesi hanno calpestato i diritti di un popolo l’hanno piegato, distrutto ,saccheggiato e costretto ad una diaspora verso le Americhe che nessuno ha mai narrato (nelle scuole).

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Invito a leggere, uno per tutti, il libro di PINO APRILE dal titolo TERRONI un titolo forte provocatorio…

Io sono nato qui al nord e mi sento cittadino del mondo, ma se fossi un meridionale, elaborata questa storia , mi arrabbierei tantissimo, uno per tutti il Generale Cialdini che ha fatto uccidere decine di migliaia di contadini che si opponevano all’invasione straniera e noi stiamo qui a celebrare il 150° ? Di che? Del massacro di un popolo in nome di un progetto massonico che voleva/vuole il controllo di milioni di persone…

No caro prof. Restelli, Lei racconta la sua storia, la storia scritta dai vincitori, la vorrei sul palco con ‘il contraddittorio’, sono certo e convinto che con le sue argomentazioni non potrebbe convincere una persona sola…

Diciamo pure viva l’Italia, ma raccontiamo anche i danni fatti ad una popolazione che dall’unità non ha proprio guadagnato nulla…anzi, ai nostri tempi è stata ed è ancora umiliata e discriminata ingiustamente…

Grazie per lo spazio dedicatomi
 
Daniele Berti   

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