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LA SOLIDARIETA' DI RAFFAELE CUCCHI AI LAVORATORI ICAP

20 Settembre 2011

Intendo fin da subito esprimere la mia piena solidarietà ai ventitre lavoratori della sede di Parabiago ed ai tredici dello stabilimento di San Mauro Torinese, della Società ICAP, destinatari dell’avvio della procedura di licenziamento, avviata nel mese di giugno 2011.

Come Vice Presidente Vicario del Consiglio della Provincia di Milano, nonchè componente dell’ 8a Commissione Lavoro, ho cercato fin da subito di ottenere, senza per il momento riuscirci, un appuntamento con il Dott. Restelli, direttore amministrativo della Società ICAP, con lo specifico obiettivo di sentire dalla viva voce della Società quali sono state le motivazioni che hanno spinto i vertici aziendali ad una ristrutturazione, che per la prima volta nella sua storia, vede un intervento così pesante sull’aspetto occupazionale.

Esprimo preoccupazione sugli effetti e sulle ripercussioni che la ristrutturazione dell’organizzazione dell’azienda avrà sull’occupazione ed in particolar modo alle famiglie sulle quali si ripercuoteranno gli effetti negativi, in un momento economico così difficile in cui versa la nazione. Pertanto, ritengo che la nostra attenzione dovrà essere rivolta verso le famiglie, che in seguito all’avvio della procedura, rischiano di entrare in crisi vedendosi mancare l’unico reddito famigliare.

Auspico pertanto, che ci sia ancora lo spazio per una trattativa, tra le parti sindacali e la parte privata, che possa trovare una soluzione che abbia una ripercussione che sia la meno impattante possibile sulle famiglie.

Voglio inoltre ricordare alla società che non ci si può dimenticare del territorio, che con il tempo ha permesso alla stessa di svilupparsi e crescere, e pertanto oggi, che la Società sta attraversando un momento di difficoltà, dovrebbe cercare di rapportarsi nel modo più corretto possibile con la comunità al fine di trovare una soluzione che sia la meno impattante per il territorio che con il tempo è stato per lei una risorsa.

In merito alla situazione di crisi della Fonderia Elampert ci si auspica che con il concordato si possa addivenire ad una soluzione che consenta alla nuova società la ripresa delle attività anche se con gli ultimi fatti, collegati al furti subiti all'interno dell'azienda, aumentano le preoccupazioni per la conservazione dell'occupazione.

Il Consigliere Provinciale
arch. Raffaele Cucchi 

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