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“LA RIVOLUZIONE IN PISCINA ERA DAVVERO NECESSARIA?”

16 Settembre 2013

Pubblichiamo di seguito la riflessione di un lettore dopo la ripresa dei corsi della piscina comunale di Legnano e  "la rivoluzione" attuata dalla nuova amministrazione di Amga.


Lo scorso sabato sono ripresi i corsi di acquaticità neonatale e, come ho sempre fatto negli ultimi 3 anni, mi sono presentato in piscina con i miei figli aspettandomi di ritrovare il gruppo di istruttori che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare.

Mi sono invece trovato di fronte ad una sgradita sorpresa: negli spogliatoi nessuna traccia dei fasciatoi per i bambini e una volta entrato nella zona delle vasche si faticava a scorgere qualche faccia nota. Faccio qualche domanda e scopro che l'intero organico è stato stravolto grazie (o a causa) del bando indetto da AMGA Sport per la selezione del personale.

Quello che mi chiedo è se sia stato davvero necessario distruggere un gruppo giovane, competente ed affiatato in nome della "trasparenza". Mi hanno spiegato che gran parte dei vecchi istruttori non ha potuto partecipare perchè non avevano i requisiti richiesti dal bando; ma non si poteva semplicemente chiedere loro di fare i corsi richiesti durante l'estate in modo che a settembre fossero tutti a posto?

Stiamo parlando di persone che per anni hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro passione per la gioia dei più piccoli e che si sono visti allontanare dalla piscina senza alcun preavviso. A loro va il mio grazie per tutto quello che hanno fatto in questi anni e spero che possano trovare soddisfazioni altrove perchè se lo meritano.

La piscina di Legnano ha davvero perso tanto. Il nuovo personale sicuramente nelle prossime settimane prenderà confidenza con la struttura e non ripeterà questi errori di giovinezza, ma non è questo il punto. Io davvero non capisco chi ci ha guadagnato qualcosa in questa rivoluzione: il personale ha perso il lavoro, la piscina deve essere completamente riorganizzata ed i clienti, almeno per ora, hanno un servizio peggiore.

Ho lasciato per ultimo il discorso economico perché è sicuramente meno importante, ma Amga Sport per i rinnovi chiede l'intero importo con 60 giorni di anticipo per avere la garanzia di continuare ad usufruire dello stesso servizio; se fossi stato a conoscenza della rivoluzione non so se avrei rinnovato.

Daniele De Toffol


Lo sfogo del nostro lettore sollecita una domanda su tutte: perchè stravolgere un servizio che ha raggiunto un proprio equilibrio e che funziona? Una domanda per la quale l'unica risposta che si conosce al momento – "la trasparenza" – rimane, a parere nostro, francamente esagerata.

Senza contare poi la sostanza di un concorso voluto e realizzato con una fretta inspiegabile e con tutti i rischi del caso. Rischi che, viste le osservazioni del lettore, sono diventati molto più concreti di quello che si poteva pensare.

marco tajé

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