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LA REPLICA DELLA DIRIGENZA: “PRONTO IL RILANCIO DELL’AZIENDA”

17 Settembre 2013

Nicola Giuliano, presidente di Amga, nella foto a sinistra con il sindaco di Legnano Alberto Centinaio, risponde alle considerazioni dell’avv. Cozzi (qui il testo) sottolineando soprattutto una motivazione: “la mia replica non è diretta principalmente a Cozzi quanto alle Banche, ai lavoratori e ai cittadini di Legnano. Oggi, in gioco, c’è il futuro di 250 famiglie”.


Caro direttore,

Le  chiedo cortese ospitalità per replicare ad alcune affermazioni fatte dal sig. Maurizio Cozzi in un suo comunicato apparso ieri sulla testata da lei diretta.

Ho letto con stupore che il sottoscritto, unitamente all’amministratore delegato, si appresterebbe a “distruggere Amga”.

Non conosco su quali basi il sig Cozzi abbia fondato tali affermazioni

Presumo che egli conosca molto bene le dinamiche di Amga degli ultimi anni mentre escludo che egli conosca nel dettaglio le ragioni che hanno determinato il licenziamento del Direttore generale e del Dirigente finanziario. Credo infatti che se egli avesse avuto maggior cognizione delle accuse rivolte ai due dirigenti avrebbe evitato certe affermazioni contenute nel suo articolo.

Presumo anche che egli, con l’intervento pubblicato sul suo giornale, abbia voluto attivare “una difesa preventiva” per i due dirigenti licenziati e soprattutto per le scelte scellerate portate avanti negli ultimi anni che hanno  condotto Amga ad avere un indebitamento eccessivo ( il passivo ereditato ammonta ad € 130 milioni a fronte di un fatturato di 60 milioni)  e  una redditività operativa negativa. I dati finanziari sono reperibili sul bilancio pubblicato sul sito di Amga insieme a molti altri dati la cui diffusione, sino a pochi mesi fa, veniva spesso negata agli stessi consiglieri comunali.

Sarebbe facile replicare alle accuse di Cozzi raccontando nel merito le accuse che hanno giustificato i licenziamenti. Si tratta però di vicende delicate sia sotto il profilo personale sia sotto quello delle responsabilità. Inoltre, come ho già detto, nessuno ha mai affermato che la vicenda si concluderà con questa azioni. Quindi mi vedo costretto al massimo riserbo, restando comunque ferma la mia disponibilità a rendicontare quanto accade ai soci e, se richiesto, agli organi preposti di indirizzo e vigilanza.

In questa sede pertanto mi limiterò  a guardare avanti evidenziando 6  aspetti importanti per il futuro di Amga .

1) Piano Industriale. È pronto un piano industriale che sta per essere sottoposto all’attenzione dei soci.

In quel piano industriale saranno indicate le linee di rilancio del Gruppo Amga. Preannuncio che – in assenza di vincoli normativi – non è nostra intenzione attivare alcun smembramento. Vogliamo al contrario che il gruppo attivi  un piano di rilancio al fine di riacquisire un ruolo da protagonista nella gestione dei servizi pubblici.  E comunque le accuse di voler smembrare un gruppo fatte da chi ha ceduto la gestione del gas dimezzando il fatturato dell’azienda fanno davvero sorridere…

Anticipo invece che dismetteremo quelle attività che da tanti anni provocano perdite ad Amga e quindi ai cittadini Legnanesi. Mi riferisco, tra le altre, alle partecipazioni in Amtel e a tutti gli investimenti per la fibra ottica di cui il sig Cozzi mi risulta essere stato un protagonista negli anni in cui è stato Sindaco della città di Legnano. Queste attività hanno provocato sino ad oggi perdite immense senza alcun beneficio per i cittadini.

Invito quindi il signor Cozzi ad esprimere le sue valutazioni dopo aver letto il Piano Industriale. Capisco che per lui si tratti di una novità (ai suoi tempi i “piani industriali” non esistevano o, meglio, venivano elaborati verbalmente da qualche ristretta cerchia di “eletti”) ma proprio per questo lo invito a conoscere prima di giudicare.

2) Bilancio semestrale. È in corso di approvazione il bilancio del primo semestre 2013 che segnerà lo spartiacque tra la vecchia gestione e la nuova. All’interno di quel documento verranno fornite alcune delle risposte agli interrogativi circa il licenziamento dei due dirigenti. Allo stato attuale è in atto la Revisione Contabile ad opera di una delle più importanti società di revisione (KPMG). Lo stesso documento è al vaglio del Collegio Sindacale. Mi permetto di anticipare che quelle relazioni conterranno dati e informazioni sulla precedente gestione e sarà sicuramente interessante sapere cosa avrà da dire al riguardo l’ex amministratore Cozzi.

3) Relazioni con il sistema bancario. Consapevoli della negativa situazione ereditata dalla precedente gestione nonché dalla  delicatezza del momento, abbiamo avviato una serie di contatti con le banche che sostengono Amga per intrattenere dei rapporti trasparenti che evidenziano punti di forza e di debolezza della realtà Amga. Invito il sig Cozzi, nell’interesse dell’azienda e della comunità locale, ad assumere un atteggiamento più responsabile su questo argomento.

4) Relazioni sindacali. Il sottoscritto e l’ing Garavaglia ,durante il mese di giugno, hanno incontrato i lavoratori e i sindacati delle società del Gruppo per attivare le necessarie forme di dialogo in una fase critica come questa. Ci siamo dati appuntamento con la presentazione del piano industriale. Anche su questo punto invito il sig. Cozzi ad una maggiore cautela nel sollecitare interventi sindacali. Sono sicuro che i sindacati di Amga hanno dimostrato, e continueranno a dimostrare, senso di responsabilità.

Non siamo intervenuti sui dipendenti con nessuna forma di pressione. Molti di loro hanno espresso apprezzamento per il nostro operato dimostrando attaccamento all’azienda. Ricordo che i due dirigenti difesi (d’ufficio?) dal sig. Cozzi non erano due dipendenti qualsiasi ma dirigenti che costavano all’azienda, e quindi ai cittadini legnanesi,  oltre 500 mila euro annui (oltre all’immancabile auto di rappresentanza) . Ricordo al sig Cozzi che il direttore generale e il direttore finanziario, oltre alla responsabilità operativa, hanno la responsabilità di elaborare il bilancio e che su tale responsabilità i soci, le banche, i dipendenti hanno sempre riposto la loro fiducia.  La corretta impostazione di quel documento rappresenta, oltre che un dovere professionale, un obbligo civico che è di fondamentale importanza per il mantenimento dei rapporti fiduciari all’interno dell’azienda ( i soldi di Amga sono soldi di tutti).

5). Consenso politico. Non c’è azione, intrapresa dall’attuale CdA, che non sia stata preventivamente annunciata ai soci. Può dire lo stesso il signor Cozzi? Quante sono le scelte attuate dai precedenti CdA a insaputa dei soci (ivi incluso il Comune di Parabiago il cui Sindaco all’epoca era l’attuale A.D. di AMGA Garavaglia). Faccio un solo esempio, ma potrei farne molti altri: l’acquisto del terreno di Via Novara (2,9 milioni di euro) per far fronte a gravi (ma prevedibili) criticità emerse nel procedimento di realizzazione dell’impianto di compostaggio, è mai stato condiviso con i comuni soci? Il nostro impegno è garantire che simili forzature non accadano più. Anche per questo motivo è stata elaborata la convenzione per il controllo analogo recentemente approvata da tutti i Comuni-soci

6) Recupero di redditività. Oltre alle linee strategiche che andremo ad indicare nel piano industriale abbiamo avviato un significativo taglio costi. Abbiamo cominciato, come si conviene, con i nostri emolumenti  che sono stati autoridotti del 20%. Abbiamo tagliato sui consigli di amministrazione e sugli emolumenti dei collegi sindacali che hanno portato risparmi per 150 mila euro anno. Abbiamo operato un drastico taglio sulle numerose consulenze esterne, soprattutto  legali e fiscali  (alcune addirittura stratosferiche negli importi) che genereranno significativi e ulteriori risparmi di spesa

Abbiamo avviato una importante operazione di trasparenza nella scelta dei fornitori ( molti erano presenti in Amga in pianta stabile e senza alcuna procedura competitiva) che in pochi mesi ha già generato un risparmio netto, su base annua, di oltre 600 mila euro a parità di servizio svolto. Su questo punto saremo più incisivi nei prossimi mesi. Infine abbiamo tagliato e taglieremo anche su qualche costo superfluo che si addice poco con i tempi che stiamo attraversando e con il fatto che Amga è una società pubblica. Mi riferisco alle auto a tutti i dirigenti, ai telefonini assegnati a numerosi dipendenti che lavorano prevalentemente all’interno degli uffici.

Chiudo questo mio intervento ringraziando il direttore Marco Tajè per l’ospitalità che vorrà riservarmi.

Nicola Giuliano
Presidente di Amga spa

P.s 1: in merito ai giudizi espressi dal sig. Cozzi sulla mia persona, mi limito ad invitare lo stesso a leggere il mio curriculum vitae e i bilanci delle società  del gas e del teleriscaldamento rhodensi  da me presiedute negli ultimi 10 anni.

P.s. 2: ho trovato ingenerosi gli attacchi personali rivolti all’ing. Garavaglia che gode della fiducia e della stima di tutti i soci di Amga e del sottoscritto. Egli opera nell’azienda con grande professionalità e senso di attaccamento alle istituzioni e al bene pubblico che costituiscono sicura garanzia per i cittadini dei comuni soci di Amga.

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