Giovedì 14 ottobre ho accompagnato mio marito nel nuovo Ospedale per una visita Neurologica. E’ stata un’avventura indimenticabile!

Innanzitutto abbiamo fatto una lunga coda per trovare un parcheggio, poi abbiamo preso una carrozzella perché mio marito cammina a fatica e abbiamo percorso diverse centinaia di metri in un cantiere a cielo aperto, con lavori in corso di qua e di là.

Dulcis in fundo, alla fine della visita mio marito si è accorto che la carrozzella gli aveva provocato un’allergia agli avambracci. Cosà si fa? Siamo già qui… andiamo al Pronto Soccorso! Dopo due ore di attesa mio marito viene finalmente visitato e dimesso dopo la somministrazione del farmaco adatto al caso.

Ma questa benedetta carrozzella cosa conteneva? Perché ha provocato questa allergia?

Ho letto l’articolo delle infermiere intossicate da un disinfettante….Il nostro potrebbe essere un caso analogo?

Certamente, questa prima volta nel nuovo Ospedale non è stata per niente positiva e senz’altro da dimenticare.

LETTERA FIRMATA

Anzitutto, auguri di pronta guarigione!

Noi crediamo senz'altro alla buona fede di chi ha tanta stima di appellarsi alla nostra testata giornalistica per sollevare pubblicamente critiche e discussione. Tuttavia, siamo anche dell'idea che sarebbe opportuno valutare ogni situazione con le necessarie cautele.

Nel caso specifico, ad esempio, lasciamo ai medici l'esclusivo compito di accertare le cause dell'allergia da… carrozzina, evidenziata dalla lettrice. Se la Direzione dovesse ritenerlo opportuno, con tutte le autorizzazioni necessarie, siamo anche disposti a pubblicare la diagnosi per tranquillizare l'opinione pubblica.

Lasciamo anche ai pazienti e ai visitatori il compito di giudicare le code che si devono fare per raggiungere un parcheggio all'ospedale, i metri da percorrere per arrivare a un reparto, l'attività di cantiere visibile nei corridoi, ecc. ecc.

Noi, e lo ripetiamo, dobbiamo tuttavia anche descrivere quello che abbiamo visto direttamente nelle nostre visite e non è sempre quello che vedono altri in maniera tanto critica. Ripetiamo: forse siamo stati soltanto più fortunati.

Con questo non significa che non esistono problemi. La difficoltà nel trovare un parcheggio oppure nel percorrere qualche metro in più rispetto a prima, forse, è da considerare il male minore. Con una struttura di questo spessore sanitario che muove i primi passi, sarebbe meglio concentrarsi sui servizi e sulla loro efficienza. E in argomento la nostra lettrice, a parte la prolungata attesa al Pronto Soccorso, non sembra aver mosso critiche.