9 Giugno 2014

Alla fine del Palio, pubblichiamo alcune riflessioni di una giovane contradaiola. In questi tempi così colmi di reattività, violenza verbale e non solo, ci sembra un bell'esempio di dedizione e passione, in risposta a un post critico apparso in Facebook

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Ci sono molte correnti di pensiero, molte persone che non c'entrano niente che  non sanno niente e che il giorno del palio diventano contradaioli e purtroppo non sanno che la corsa è solo una gara e che dietro a tutto quello che si vede in un pomeriggio c'è un grande lavoro da parte di moltissime persone appassionate che spendono tempo fatica per rendere grandioso un giorno che per molta gente può sembrare solo una semplice corsa di cavalli maltrattati, di fantini mercenari, di cazzotti e tante altre cose brutte che non c'entrano con il vero spirito del palio. Ma fidati è onorevole lavorare per la propria contrada, essere appassionati, parlarne in giro, diffondere il nostro palio, una parte di storia che non sappiamo neanche di avere. Il palio di legnano è molto di più e troppa gente di legnano non lo sa ed è davvero un peccato. Abbiamo un patrimonio e non sappiamo sfruttarlo, anzi lo critichiamo!
I valori sono anche questi quello di tirare avanti e far conoscere la propria passiamo a chi non sa o a chi pensa di sapere ma in realtà non sa niente. E se ad una cosa tieni molto e ci spendi la tua vita poi per forza piangi, sia di dolore che di felicità.
Ti invito a provare una sera ad entrare in un maniero e vedere quanto lavoro c'è dietro.
Detto questo non sono io che devo farti cambiare idea ma forse è bene prima analizzare tutti gli aspetti e poi criticare

Letizia Rolla