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INTERVENTO ROSARIA ROTONDI PD SULLA PROPOSTA CONCESSIONE AEMME

7 Luglio 2011

Caro Direttore, leggo l'intervento del sig. Renato Marchitelli a proposito della cessione della partecipazione di AMGA in AEMME Linea Energie (ramo gas per capirci) e le considerazioni che fa a tale proposito.
Credo che sia doveroso non lasciar cadere un tema così delicato ed anche far conoscere il lavoro da noi svolto e le valutazioni che abbiamo dato (a proposito di occasione perduta per le minoranze).
Vorrei però farlo limitandomi alle dichiarazioni ufficiali contenute nell'intervento che la capogruppo, Rosaria Rotondi, ha fatto in consiglio comunale e che ben riassumono la nostra posizione in proposito.
Poi certo potremmo parlare degli altri elementi ben evidenziati dal sig. Marchitelli ma lo faremo in atra occasione.
Grazie per l'attenzione

Salvatore Forte
portavoce PD Legnano

Così come nelle precedenti due analoghe occasioni -dicembre '10 e gennaio '11- abbiamo usato la partecipazione alla seduta della Commissione consiliare -lo scorso 28 giugno- per acquisire conoscenze utili a valutare, senza pregiudizi e preconcetti, la proposta di cessione da parte di AMGA della Società AEMME Linea Energie SpA.

Abbiamo chiesto di conoscere il Bilancio consuntivo 2010 della Società in cessione, alla scopo di “misurarne” lo stato di salute e la redditività: il documento abbiamo acquisito solo nella serata di giovedì 30 giugno.

Abbiamo chiesti, motivandolo, una simulazione di bilancio, un relativo business plan, un piano industriale di medio periodo, che ci consentissero di condividere in maniera ragionata e fondata -non fideistica poiché vogliamo essere amministratori responsabili- il giudizio espresso nelle premesse della delibera in esame; ovvero … “risulta che la dismissione della partecipazione in ALE non sarà tale da comportare impatti sostanziali sulla continuità aziendale di AMGA e del suo Gruppo”. Risulta: avremmo desiderato che risultasse anche a noi e ci saremmo presa la responsabilità di dire sì, sarà così, ragionevolmente. Abbiamo chiesto -richiamando le premesse del provvedimento in esame- di quantificare e tempizzare previsionalmente gli investimenti necessari al Gruppo AMGA per lo sviluppo in particolare dei Servizi di Igiene Ambientale; nonché di conoscere la destinazione delle risorse – reperite tramite la cessione in oggetto- che possono -si dice testualmente- “essere utilmente investite a beneficio delle collettività locali senza ricorso all'indebitamento”. Ad oggi, queste richieste non hanno avuto considerazione e risposta. In quest'aula, in sede di discussione del Bilancio di previsione 2011, si è dichiarato testualmente che “A copertura di residue necessità di spesa relative alla parte corrente si prevedono dividendi da parte di AMGA Legnano per complessivi 3,335 milioni di Euro”.

Come già in passato, ma oggi particolarmente alle luce di talune affermazioni contenute nelle premesse, nonché della scelta adottata dal provvedimento in esame, Noi chiediamo di conoscere a fronte di quale previsione di utili da parte di AMGA sia realistico quantificare il richiamato ammontare di dividendi? La domanda diviene tanto più esigente se proiettata rispetto all'andamento dei bilanci futuri. Dobbiamo solo confidare che le promesse della Lega di Bossi riguardo la revisione del Patto di stabilità per i Comuni virtuosi si avverino e si allentino i vincoli e le penalizzazioni all'autonomia finanziaria del Comune. Lo scorso gennaio, in occasione analoga,

Noi si proponeva di:
• mantenere proprietà e gestione dei servizi pubblici locali in essere;
• qualificare la vocazione di AMGA, a tal fine …
• costruire per AMGA il bacino territoriale ottimale di riferimento, avendo attenzione all'evoluzione di specifici mercati e delle relative politiche;
• perseguire alleanze con società analoghe, per garantirsi di continuare ad operare sul libero mercato, essendo competitivi e reggendo la concorrenza;
• usare lo strumento “gara” per migliorare il rapporto costi benefici dei servizi resi a vantaggio dei cittadini consumatori.

Potenziali operazioni che avrebbero potuto fare oggetto di studio e valutazione da parte del Team di Consulenti/Esperti, a cui è stato commissionato il documento illustratoCi in Commissione, martedì; di contro, se ho ben inteso, lo studio commissionato ha avuto un solo e predefinito obiettivo: la cessione di AEMME Linea Energie SpA. Perché, ancora una volta, non posporre la definizione ultima della strategia industriale alla valutazione da parte di Terzi di possibili operazioni alternative, fosse pure stata valutata dal Management politico e tecnico di AMGA una opzione privilegiata? Perché annunciare la strategia industriale e commissionare a Terzi unicamente l'indicazione dei modi e tempi per ottimizzare la strategia prescelta? Continuo a ritenere realistica e condivisibile -comunque da valutare- una strategia aziendale di sviluppo fondata su processi di aggregazione/fusione.

Nelle premesse del provvedimento in esame è richiamato l'intervenuto “accordo con la Società Sinergie Italiane. In sede di Commissione, su nostra domanda, sono stati brevemente presentati i contenuti dell'accordo; abbiamo fatto qualche ricerca riguardo la Società. Ne è emerso che -numeri alla mano: ricavi, utili netti, risultati operativi, volume di gas naturale venduto- il progetto industriale e l'impostazione strategica di Sinergie Italiane risultano premiati ed in crescita.

La Società -che si colloca tra i primissimi Operatori a livello nazionale- continuerà il processo di integrazione nelle fasi di approvvigionamento della materia prima. Perché non condividere e perseguire con convinzione questa strategia?

Che muove nel senso di ricercare e disporre di una massa critica utile a stare sul mercato e reggere la concorrenza! Proprio le criticità richiamate nelle premesse del provvedimento in esame. Un'ulteriore domanda consegue a questi cenni. AMGA Legnano è azionista per il 6,9% della Società Sinergie Italiane: quale sarà il futuro di questo pacchetto azionario posseduto direttamente da AMGA?

Vendere o mantenere? E mantenere a quale fine? Per chiudere una considerazione di natura squisitamente politica riguardo mercato e liberalizzazioni.

Il PD ha costruita e ribadita la convinzione che liberalizzare i mercati dei servizi pubblici locali costituisca intervento per il rilancio della competitività del Paese. L'ingresso di nuove imprese sul mercato comporta la creazione di nuove opportunità occupazionali; ma vieppiù comporta l'incremento della concorrenza su mercati riservati al monopolio legale, caratterizzati dalla presenza di operatori con potere di mercato … allo scopo primario di generare benefici per i consumatori: differenziazione del prodotto, minori costi, migliore qualità dei servizi, spinta all'innovazione.

La creazione di autorità di regolazione realmente indipendenti supporterà e compirà il processo. Sì, quindi a politiche di liberalizzazione; interventi, peraltro, di natura ben diversa dalle politiche di privatizzazione.

Le liberalizzazioni sono motivate dalla necessità di aprire alla concorrenza mercati precedentemente riservati a (dominati da) logiche monopolistiche, mentre le privatizzazioni sono motivate, nella maggioranza dei casi studiati, da esigenze di cassa dei governi e delle amministrazioni. La scelta di uscire dal mercato rischia di non cogliere opportunità concrete -ovvero agire per un mercato libero e concorrenziale- e di non contribuire ad opporsi (a corrodere) ai monopoli legali.

Un rischio non così remoto se si considera il profilo del potenziale acquirente presentato durante i lavori della Commissione, martedì. Per le considerazioni espresse, sia pure disordinatamente, anticipo il nostro voto contrario alla proposta cessione di AEMME Linea Energie SpA. 

Rosaria Rotondi, presidente del gruppo consiliare PD

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