30 Ottobre 2013

Da tempo nel centro di Legnano, si aggira quasi giornalmente una giovane rom, educata, gentile, pulita. Non è insistente e non risponde male a chi è infastidito della sua presenza. Accolta e monitorata come tanti suoi connazionali di uguale etnia sul nostro territorio, con il solito comportamento del "politicamente corretto" dei nostri politici, tanti ormai la conoscono e l'aiutano. Ma quando si tratta di rispondere alla sua richiesta di piccolo lavoro, la risposta è sempre "non ho bisogno."

"Non mi vogliono" mi ha detto neppure per la pulizia di esterni, o per scaricare frutta e verdura ai vari mercati. Porta chiusa anche alla Caritas. Capisco. Non sono pregiudizi ciò che si sa sulle loro abitudini di vita, è quella la loro cultura che si tramandano.

In questi giorni la rom in questione ha ottenuto con tanti altri, la residenza a Legnano, con i tempi che corrono, otterrà presto la cittadinanza italiana. Ma questi 2 fogli non cambieranno nulla per lei, aiuto sì, lavoro no. Rifletto sull'abisso tra i politici e la gente, sul politicamente corretto, che si ferma ai fogli di carta, per ricevere il plauso per la generosità e l'apertura mostrate, e poi lascia a tutti noi il compito di riempire con la sostanza ed il concreto il loro vuoto. Che tristezza!!

Che fare? Solo il lavoro dà dignità, l'elemosina umilia e fa sentire piccoli e rifiutati. La prudenza è una virtù che i politici non conoscono, perchè non dà plauso nè riconoscimento, è scambiata per chiusura o altro, tanto ogni necessità viene risolta con continue "spremute" di tasse, imposte e trattenute di ogni genere…

Lettera firmata