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IN OSPEDALE CONFUSIONE NELLA CONSEGNA DI UN REFERTO

9 Agosto 2011

Caro direttore di Legnanonews, approfitto della sua disponibilità per denunciare un fatto che ritengo grave ed increscioso. Di seguito racconterò un episodio successo a due persone alle quali attribuirò nomi di fantasia per il rispetto della loro privacy.

Nei primi giorni di questo mese di Agosto, ho accompagnato mia mamma, Maria Bianchi di oltre 80 anni, presso l’ambulatorio di neurofisiologia dell’ospedale di Legnano per eseguire un esame di elettromiografia agli arti inferiori. Al di là del fatto che non mi è stato concesso di assistere all’esame stesso (cosa che ritenevo necessaria visto che mia mamma non è in grado di udire bene e di conseguenza rispondere alle domande che le vengono rivolte) e che il comportamento dell’addetta è stato a dir poco scortese, il peggio doveva ancora venire. Terminata l’elettromiografia, senza una parola di spiegazione su quanto riscontrato e lamentando che la paziente non rispondeva a tono, siamo state liquidate bruscamente dopo aver ricevuto un foglio da consegnare al medico curante . E fino a qui si può tollerare. Una volta a casa, però, in un paese a 20 chilometri di distanza, dopo tre ore, è giunta una telefonata dalla stessa addetta di poco prima. “Signora, stracci l’esito che le ho consegnato perchè è di un’altra persona. Venga o mandi sua figlia a ritirare quello giusto in portineria.“ Solo allora ci siamo rese conto che il referto non era quello di mia madre la quale, per lecita curiosità l’aveva letto e si era notevolmente agitata e preoccupata perchè presentava un quadro clinico veramente grave e nemmeno corrispondente agli arti inferiori. Cercando allora il nome del paziente in questione, mi sono accorta che si trattava del signor Mario Rossi di quasi 60 anni che aveva eseguito l’esame agli arti superiori ai primi di giugno.

Ora mi chiedo: perchè tanta scortesia e così poca attenzione verso le persone più fragili? Dove è finita la tanto declamata privacy dei pazienti? Perchè io devo essere in possesso di notizie riguardanti una persona gravemente malata? Il signor Rossi ha ricevuto l’esito che lo riguarda? Capisco che, durante i mesi estivi, sia più faticoso lavorare in un ospedale ma ritengo anche che, il servizio offerto da “un ospedale di eccellenza” come viene definito quello di Legnano non debba incorrere in così deplorevoli cadute di stile a discapito degli utenti. 

LETTERA FIRMATA

Conosciamo personalmente le persone coinvolte negli eventi descritti e ne conosciamo soprattutto la serietà. Spiace, tuttavia, che, in nome della privacy, non desiderino firmare questa loro denuncia perchè da un lato potrebbero essere confusi per i soliti denigratori del nostro ospedale, ma soprattutto dall'altro lato non offrono alla direzione tutte le necessarie informazioni per una eventuale ed adeguata risposta. 
Noi ci auguriamo che, al di là di una positiva risoluzione dei problemi sanitari elencati nella lettera per tutte le persone coinvolte, possa anche avvenire un confronto diretto con la Direzione ospedaliera. Infatti, avendo già apprezzato in passato la disponibilità e la cortesia che anima l'attività della dr.ssa Dotti e dei suoi più stretti collaboratori, siamo convinti che, in un incontro personale, si potrà arrivare a un chiarimento soddisfacente per tutti e alle necessarie rassicurazioni del caso. 

marco tajé 

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