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IL PROBLEMA SONO I FURTI NON DOVE SI POSTEGGIANO LE BICICLETTE

23 Agosto 2011

1907_foto.jpg Buongiorno,

vorrei riprendere il discorso, da voi affrontato, sul furto delle bici, che sta creando problemi persino alle strutture fisse della stazione.

Premetto di essere sicura che il posteggiatore citato sia nel giusto, e svolga egregiamente il suo lavoro, ma mi sembra assurdo “mortificarsi” perché i cittadini preferiscano il posteggio pubblico a quello privato, pur avendo questo prezzi molto politici. 

A mio avviso, la conclusione dell’ articolo è mal posta e vi spiego perché:

· Un abbonamento di pochi mesi può facilmente superare il valore dell’eventuale bici, in molti casi.

 · In una famiglia di più componenti “ciclisti”, in un periodo di rigore come questo,si usa la bici anche per risparmiare e può essere opportuno eliminare anche il costo del parcheggio.

Non si può e non si deve colpevolizzare il cittadino. Non scegliere il parcheggio a pagamento è un diritto che non autorizza nessuno a compiere il reato di furto. Tutti hanno il diritto di ritrovare la bici lì dove l’ hanno lasciata, in un parcheggio a pagamento o in uno pubblico.

Non si parla invece, nell’articolo, di come questi furti abbiano raggiunto ormai un livello allarmante e il loro incremento sia a livello esponenziale. Parlo con cognizione di causa, poiché, solo nell’ ultimo anno, sono state rubate tre bici alla mia famiglia, prelevandole persino da una proprietà privata, recintata, in pieno centro.

Ho scoperto però, anche sporgendo denuncia, che il mio non è un caso limite. Mi sembra assurdo che l’ unica risposta sia sempre la rassegnazione, ma la colpevolizzazione è fuori da ogni logica.

Vorrei invece invitare le autorità competenti a proporre un limite concreto a questo fenomeno dilagante, muovendosi anche sulla scia di altri comuni che si sono attrezzati , ad esempio, istituendo un sistema di riconoscimento indelebile delle bici, come la punzonatura a bassissimo prezzo o addirittura i microchip. So che questo può apparire un piccolo problema di fronte a molti altri più grandi, ma non si può continuare ad assistere inermi a quello che, fino a prova contraria, è e rimane un reato.  

LETTERA FIRMATA

Una sola considerazione.
Non è vero che si può posteggiare la bicicletta dove si vuole.
Sia il privato che l'ente pubblico, infatti, potrebbero intervenire, impedendo il deposito là dove si ritiene che possa causare, direttamente o indirettamente, un danno.
E, ci viene anticipato al Comando di Polizia Locale, a breve potrebbero essere adottati provvedimenti in questo senso. Naturalmente, se si arriverà a una simile drastica soluzione, c'è da sperare che verranno trovati nuovi spazi e applicati sistemi per venire in aiuto di quanti continueranno ad optare per il deposito non a pagamento.
marco tajé


Gentilissimo Direttore, ho appena finito di leggere la Sua risposta alla mail in cui una lettrice si lamenta del costante aumento del furto di bici.

Che dire? Sono sbigottito!

Mi faccia capire: il Comando di Polizia Locale ha annunciato che ci saranno provvediementi per le bici lasciate in divieto di sosta?
Siamo alla follia, al ridicolo!

Perchè, invece di trovare nuovi modi per fare cassa (come al solito) le nostre lungimiranti amministrazioni non si impegnano per cercare di ridurre i furti?

Anch'io ho subito il furto dalla mia bici, all'interno del cancello della mia proprietà (chiuso), in pieno giorno! Sento decine di persone che si lamentano dei furti subiti, a quanto sembra in aumento vertiginoso!

Ovviamente non si parla di costruire parcheggi per le bici (figuriamoci, appena c'è un'area disponbile è sempre meglio venderla per edificare abitazioni private); non si propone di punzonare le bici, come fatto da altri comuni. No, si propone di multare i cittadini che hanno la fortuna di ritrovare la bici al proprio posto.

Io prendo ogni giorno il treno: se non ci sono posti per le bici, cosa dovrebbe fare un povero pendolare? Portarsela a Milano in spalla? Dobbiamo essere costretti a prendere tutti l'auto, per deteriorare ancor di più la pessima aria che respiriamo, oltre agli effetti negativi sul traffico?

In tutti i paesi civili l'uso della bicicletta è fortemente incentivato, da noi è penalizzante: che tristezza!

Per la serie: cornuti e mazziati!

Cordiali saluti
LETTERA FIRMATA

Come anticipato alla precedente lettrice, potremmo anche avere un Comune che sanzionerà i proprietari delle biciclette depositate in zone considerate vietate, tuttavia abbiamo pure la speranza e la fiducia che il Governo della città pensi a trovare luoghi e soluzioni adatti a quanti hanno le diffcoltà segnalate anche da questo secondo lettore.
Il PGT prevede una nuova stazione ferroviaria. Con essa, assoluta necessità, siano indicati tutti i servizi necessari, compresi quelli in grado di favorire l'uso delle biciclette.
marco tajé

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