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IL PENSIERO DI GALIMBERTI, DOPO L'INTERVENTO DI CIAPPARELLI IN COMUNE

25 Maggio 2009

Solo oggi ho potuto leggere che il consiglio Comunale ha approvato il nuovo regolamento del Palio ed ho letto alcuni interventi tra questi singolare è quello di M.Ciapparelli che,sorprendentemente, sostiene anche lui oggi, ciò che da molti anni sostengo convinto.

I componenti del magistrato:
Il numero dei rappresentanti dei 3 enti anche se ridotto a due addetti (erano tre) che sommati al sindaco porterebbero oggi ad almeno 7 componenti, numero idoneo sicuramente per rilevanza decisionale:solo aumentandone il numero si può decidere. Sono convinto sempre più che non servono nuove leggi, basterebbe far osservare quelle vigenti, vedi l’esempio di un palio non ..corso. Nei componenti del magistrato non dovrebbe figurare il Cavaliere del Carroccio.

Sagra/Palio: Non è certo cambiando  il logo chesi aprono le porte dei legnanesi che ancora non conoscono il palio e che in larga misura, non accettano ancora l’evento come festa di tutti  e che haimè  considerano ancora festa elitaria e molto settaria. Prima di uscire dalla “cinta daziaria” facciamo un’ opera più convinta di modesto apostolato.Il nostro è ancora un evento molto giovane che va consolidato in città.Sono d’accordo con l’assessore Cozzi che forse ancora non ci meritiamo il contributo che il comune elargisce, e che il mondo del Palio deve evolversi in parallelo sia come spettacolo che come contenuti “culturali”, senza mai disgiungerli nel suo lento evolversi.

Tornando a Ciapparelli, vedo che sull’argomento Commissione Costumi, dice sorprendentemente ciò che da molti lustri sostengo: è un organo consuntivo, non è mai propositivo e manca del supporto di un Centro di Studi Medievali che anni fa iniziai con l’acquisizione di pubblicazioni specifiche  (a spese del comune)  fra cui la rarissima: Storia del costume di Hottenroth, acquisita a Parigi.Sugli esperti della Commissione ho alcuni dubbi circa i diritti di scelta e di nomina. Purtroppo già in passato alcuni di questi esperti (ben retribuiti ed incontrastati) hanno causato danni riscontrabili oggi nella sfilata. Storicamente non ci si rende conto che il vestire nell’Occidente Cristiano nel X-XI è Bizantino. Come si può affermare che il ruolo della Commissione è terminato quando non si è ancora verificata fra di noi, una crescita conoscitiva, e non è ben chiaro a tutti il TEMA della sfilata.

A Mino Colombo dell’ufficio Palio chiedo se mai si potrà arrivare un giorno,per avvicinare  politici e cittadini parlando di Palio, promuovendo annualmente un convegno aperto alla città con il tema: Il Palio e la sua evoluzione. A parole tutti auspicano confronti aperti ma nessuno ha la volontà di promuoverli.

P. Galimberti

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