Quantcast

Ricerca

» Invia una lettera

IKEA: LETTORI A CONFRONTO

27 Giugno 2013

Prosegue il confronto tra i nostri lettori sul tema tanto attuale di un possibile insediamento Ikea sul territorio. Oggi, ecco nuove considerazioni.

Buongiorno direttore, le scrivo in merito all'articolo Lettere in redazione – "NO A IKEA: LA POLITICA SI CONFERMA CIECA", pubblicato il 26 giugno. http://www.legnanonews.com/news/20/29800/
Suppongo il lettore si sia perso la serata del 27 Maggio 2013 a Legnano riguardante Ikea, in cui avrebbe potuto esprimere la propria opinione e, magari, venire a conoscenza dei vari aspetti, non noti ai più, confrontandosi con persone di parere diverso. 
Inizio da l'unico punto su cui concordo: Ikea porterà nuovi investitori e riempirà le casse di Comuni (Cerro all'80% e Rescaldina al 20%) e Regione. Si finanzierà la pedemontana e daremo modo a tanti di arrivare ad ikea più velocemente. Il lettore immagino sia un cittadino di Cerro, se no sarebbe ancora più difficile comprendere le sue motivazioni.
Spostando l'attenzione sulle migliaia di posti di lavoro. Sono più a rischio, con la non costruzione del nuovo centro commerciale, quelli futuri, ipotetici, preventivati o quelli, con la costruzione, reali, già presenti sul territorio (vedi PMI, ma anche grossi centri, quali Grancasa, collocata a poche centinaia di metri)?! Il lettore immagino non sia un artigiano, e nemmeno abbia un'attività  commerciale (bar, gelaterie, negozio di alimentari, etc…) nella zona, perché oltre a mobili, Ikea ha al suo interno bar e prodotti alimentari (come dimenticarsi della gustosissime polpette!)
I più grandi centri Ikea danno lavoro a 200 (!!!) persone: Magazzinieri, addetti al deposito, addetti alla ristorazione (mi scuso) sono tutto ciò che di meglio si può augurare ad un disoccupato, giovane, magari laureato, in cerca di un lavoro!? E' sicuro siano nuovi posti e non trasferimenti da altre sedi?! L'indotto?! Cementiamo il tutto, costruiamo un nuovo inceneritore, magari che tratti sostanze chimiche e l'indotto sarà maggiore, oltre a progettisti ed imprese di costruzione, occorreranno medici (nuovi laureati), infermieri, un nuovo ospedale, nuovi posti letto e quindi artigiani che li fabbricano, etc…
Voglio dire, trovato l'investitore, l'indotto si creerebbe comunque, qualsiasi nuova attività si intenda iniziare.
Inoltre, tra tutti i luoghi dismessi (Cromos, vecchio ospedale, caserma, etc…) si devono proprio intaccare 300.000 mq di verde?!
Non è meglio riqualificare zone dismesse?
Abito a Legnano, nel quartiere San Paolo. Ho scelto San Paolo perché è, era, chiamato e considerato il "Giardino di Legnano".
Nel giro di pochi anni mi son ritrovato a poche centinaia di metri esselunga, mercatone uno, lidl, etc… e, se vogliamo includerlo nella lista, il colosso del nuovo ospedale e la nuova tangenzialina. In base ai suoi auspici, dovrò accogliere a braccia aperte, con un gran sorriso di benvenuto, la nuova Iper che costruiranno in via Liguria.
Sarà un modo per risolvere il problema rom.
Questa (!) è la vita reale… sfortunatamente.
Ringrazio.

Lettera Firmata


In relazione invece al comunicato diffuso dalla consigliera regionale Carolina Toia, il lettore che aveva definito "cieca la politica" in argomento Ikea ci scrive:

Egregia dottoressa Toia, la catechizzazione all’interno della Regione è veramente importante ben fatta, ma le faccio presente anche lei consigliera giovane, dovrebbe lavorare a contatto con la realtà quotidiana e non politica. Nella sua città oltre al 75% dei negozi di vicinato sono in mano ad Aziende dirette con sviluppo a carattere Nazionale e Internazionale, il negozio della sig.ra Pina è da anni che è in via di estinzione, i centri storici ormai costano importi che pochi commercianti multi brand si possono permettere e la pedonalità è sempre più ridotta.

Ikea o qualsiasi altra attività commerciale a chi avrebbe dato fastidio?? La gente comune ormai prende la macchina e si avventura fino a percorrere centinaia di Kilometri (es.Serravalle Outlet) quindi, oltre a togliere possibilità di nuove assunzioni – in tutti i settori – bloccate lo sviluppo, il lavoro, gli investimenti, è così che volete far ripartire il Paese o meglio la Regione. Vi rendete conto che in un momento di così forte contrazione, far scappare dal paese i pochi investitori rimasti è un suicidio? Altro che il vicinato, le pensioni degli anziani serviranno per sostenere i giovani che non avranno lavoro, grazie a scelte politiche non sensate.

Agli anziani date servizi, assistenza, semplificazioni fiscali, pensioni che siano decorose per chi ha lavorato una vita.

Mi ripeto siete lontani anni luce dalla realtà quotidiana, smettetela di fare solo politica cieca, state mettendo in ginocchio miglia di persone, forse sarebbe meglio meno sprechi, più professionalità, professionisti del settore e non funzionari che non conoscono il mondo comune.

Al posto di commissionare la bellezza di 353 incarichi con un costo pari a 54,9 milioni. (dato ufficiale che si trova nel web) per consulenze molto discutibili, ci sono professionisti esterni che vivono il territorio, molto qualificati, potrebbero dare ottimi consigli e costerebbero molto meno, pagandoli a raggiungimento dell’obbiettivo. Oggi si lavora così nelle nostra realtà lavorativa.

Cordiali saluti

Lettera firmata

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.