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IKEA: “INVERTIAMO LA ROTTA SALVIAMO IL PATRIMONIO INDUSTRIALE A PARTIRE DALLA TOSI”

1 Luglio 2013

Caro direttore,

le scrivo avendo letto alcune lettere apparse sul suo giornale, devo dire che la sensazione che ricevo è quella di chi scrive abbia poca conoscenza del mondo Ikea e delle catene dl grande commercio.

Lasciando perdere in quale paese vanno gli utili di Ikea, è risaputo che Ikea quando apre un negozio la sua incidenza dal punto di vista occupazionale è scarsa forse 1/3 del totale occupato e spesso precari a tutto tondo, gli altri li trasferisce da altri negozi in parte precari a sua volta.

Ma la questione Ikea va vista oltre il fatto in sé, bisogna vedere oltre la punta del proprio naso, a 360° in un raggio di 25/30 chilometri da Legnano quanti centri commerciali di varia natura, compresi il non alimentare esistono,quanta occupazione vera hanno portato?

Perché togliere ulteriore area agricola in un territorio ormai periferia di Milano e fortemente congestionato, dobbiamo caricarlo ancora di inquinamento e stress?

Ma se è di lavoro vero quello lavorato, perché non si parla seriamente di come recuperare lavoro, conoscenza, professionalità a partire da quelle industrie storiche ormai in mano alle speculazioni finanziarie invece che a chi fare industria tiene?

Questa è la globalizzazione…… invertiamo la rotta e parliamo seriamente come salvare il patrimonio industriale a partire dalla Franco Tosi in mano a dei finanzieri e non a degli industriali.

Giovanni Pini

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