I MANIERI LUOGHI DOVE CULTURA E DIVERTIMENTO POSSONO CONVIVERE
14 Giugno 2011
La crtitica rivolta al mondo del palio e soprattutto alle contrade di dedicarsi più alle… salamelle e meno all'aspetto commemorativo della battaglia del 29 maggio 1176 sta suscitando un dibattito che oggi vede protagonista un contradaiolo, diremmo molto attento alle problematiche paliesche. Ecco la sua analisi. – Egregio Direttore, mi rammarica notare come, ancor oggi, esistano persone in grado di prevaricare le altrui identità con velati e amichevoli consigli, tesi a rimarcare la propria ideologia, al fine di ottenere una gratificazione personale altrimenti inarrivabile. In termini molto più spicci, noto, con angoscia e terrore, il porsi di talune persone a baluardo di cultura e sobrietà, quando, ignorando apertamente il concetto di società e relazioni, dimenticano che arte e cultura sono al servizio della comunità e non viceversa. Vorrei ricordare al sig. Prandoni che istruzione non è sinonimo di educazione e intelligenza. La più grande dote di Legnano, oggi, è quella di svilupparsi attorno a manieri e contrade, producendo interazioni tra associazioni di volontariato e comunità parrocchiali. La Contrada è il territorio e il Maniero è il luogo nel quale spariscono differenze sociali e culturali per unire le persone in momenti di aggregazione a volte ludici e a volte utili alla comunità. Non comprendere questo passaggio è indice di alienazione mentale, mancanza di senso storico e soprattutto, mancanza di cultura del territorio. Mi stupisce che un suddetto legnanese, figlio delle corti e delle massaie, figlio del vociare di cortile e dell'agricoltura feudale, figlio di figli di campagnoli e nobili oramai decaduti, nipote e pronipote di goliardici celtici, si proponga oggi a baluardo della cultura aulica e della crociata contro l'oblio della storia. Ancor più in una contrada come Legnarello, ove non troppo tempo addietro, nel vecchio oratorio, nacque il teatro popolare lombardo, in un'area nella quale l'integrazione in Legnano è solo cosa di questi ultimi secoli. La storia vive nella narrazione popolare, negli eventi e nella ricerca. Se la ricerca nasce oggi nei manieri cittadini grazie alla narrazione popolare e viene sapientemente diretta dalle istituzioni, l'evento a cui si tende è la sfilata che ogni anno, a fine maggio, con molta attenzione ai particolari, ai dettagli e al senso storico, supera qualsiasi altra rievocazione italiana. E come un tempo la Biblia Pauperum consentiva di portare la storia delle Bibbia ai meno abbienti, così le suddette cene goliardiche consentono di raccogliere i fondi per svolgere le attività culturali necessarie alla rievocazione della Battaglia di Legnano. Il Maniero è una casa, un'abitazione feudale con annesso un territorio, non vi è legge per la quale non vi si possano organizzare feste e eventi. Ignorare tutto questo è sintomo di precaria stabilità sociale e cercare di sostituire al Maniero un'associazione culturale basata sulla mera ricerca storica è una piena mancanza di rispetto nei confronti di coloro che lavorano tutto l'anno senza chiedere alcunché se non uno spazio dove sentirsi uniti e parte di un progetto. Il Comune di Legnano, in un progetto di sviluppo e implementazione delle infrastrutture, ha iniziato un piano di evoluzione e rinnovamento delle infrastrutture adibite a aree culturali, tra queste non vi sono i manieri che risultano essere di proprietà delle contrade e dei soci e che vengono mantenuti grazie ai soci stessi e sono quindi la fucina delle attività inerenti il Palio. Qualora una o più persone volessero costituire un'associazione culturale in grado di svolgere attività connesse alla manifestazione storica, credo non vi siano particolari vincoli di sorta… Ehm… forse a pensarci bene… un piccolo vincolo sussiste… proprio piccolo… Il 27 febbraio 1951 a Legnano è stata fondata la Famiglia Legnanese e date le competenze espresse e la qualità dell'operato svolto in ambito di promozione della cultura e della storia di Legnano, credo non si debba aggiungere altro, se non… A Legnano non commemoriamo un evento ‘viviamo la Città tutto l'anno e a Maggio ricordiamo i costumi e la storia che ci hanno caratterizzati’ e questo, spiace dirlo, ma è ben più importante dell'evocazione storica di Magenta… Cordiali saluti, Simone Bassani |
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.