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GIANFRANCO TRIPODI: COM’È TRISTE LA POLITICA A LEGNANO

28 Aprile 2009

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Riceviamo e pubblichiamo:

Domani sera, mercoledì 29 aprile, si celebrerà un Consiglio Comunale straordinario, convocato per ratificare le dimissioni del Consigliere Comunale Lorenzo Caldiroli e provvedere alla sua surroga, con la nomina di Ornella Caimi.

Notizia banale di un banale avvicendamento? Circostanza di poco conto? A me pare proprio di no e che, al contrario, essa rappresenti l’ennesima ferita inferta da questa legislatura alla credibilità della Politica e dei Politici.

Perché la notizia è sì che Caldiroli si è dimesso: ma è, soprattutto, che Caldiroli, immediatamente, diviene Consigliere di Amministrazione di Amga Service (forse è una regola, dopo che anche Patrizia Ottino, revocatale la delega assessorile, è divenuta immediatamente Presidente della Legnano Patrimonio).

Ora, è vero che non bisogna esagerare in malizia: ma nemmeno in ingenuità e continuare a far finta di non capire. Perché non è, e non può essere, un caso che sia proprio un consigliere di maggioranza dissidente a dimettersi di colpo e, guarda caso, traghettare nel CdA di un Ente a partecipazione comunale.

Eppure, non era proprio Caldiroli che, dai banchi dell’aula consiliare, urlava il tradimento consumato dalla maggioranza e dal suo Partito (Lega) ai danni degli elettori? Non era Caldiroli a sostenere che non avrebbe desistito nel rispetto ed a difesa delle peculiarità proprie del popolo leghista?

Ora, non conta che Caldiroli avesse o meno ragione nel merito delle proprie posizioni: conta invece che, da domani sera, ha deciso di non difendere più quegli elettori e quei cittadini; conta che, come ormai sta capitando troppo spesso, basta qualunque compensazione economica per svendere i propri principi, i propri Partiti ed i propri elettori.

Lo dico con grandissima tristezza e con profondo rispetto delle Istituzioni e di quella Politica che pare non esserci più; lo dico con l’amarezza di chi, da segretario cittadino, ha subito la medesima ferita, assistendo due anni fa alla svendita dell’UDC da parte del suo consigliere eletto, per un paio di Enti (guarda caso, già vi era di mezzo Amga Service ed i suoi 5.000,00= Euro di compenso annuo).

Davvero non ci posso stare, davvero non posso tacere: perché chi la pensa diversamente, chi disturba, deve essere convinto, eventualmente, della bontà delle ragioni che vuole combattere e non da compensazioni patrimoniali.
Caro Lorenzo Caldiroli, che delusione!

E che delusione anche da parte di un Sindaco e di una maggioranza che, nonostante i numeri non minino per nulla la propria tenuta e la propria possibilità di portare avanti il proprio progetto di città, soffre dell’ormai diffuso rapacismo berlusconiano: ne avevamo proprio bisogno? E la tanto professata vicinanza ai principi cari alla dottrina sociale della Chiesa della maggioranza, si può ignorare bellamente davanti a piccoli interessi di bassa partitocrazia? Solo perché Caimi ora, forse, si riallinea?
Anche davanti a queste brutte pagine, mi permetta Caro Sindaco, bisognerebbe togliersi la fascia e protestare.

Mi spiace davvero, perché a volte fatico a riconoscere gli amici ed i compagni di molta strada fatta insieme.

E, intanto, nonostante i proclami, a Legnano manca ancora l’Assessore ai Servizi Sociali: con buona pace di tutti.

Gianfranco Tripodi
(Commissario UDC Legnano)

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