28 Giugno 2012

Gentile Rosanna Pontani,
ho avuto modo di leggere la richiesta che su Legnano News (qui il testo), per conto dei consiglieri regionali di SEL e del Circolo cittadino del suo partito, ha rivolto ai cittadini lombardi, proponendo loro di sfiduciare Roberto Formigoni sottoscrivendo una petizione online. Tra le tante che si potrebbero fare, mi permetto solo due sottolineature.

1. Come saprà Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia e del partito di cui lei fa parte, da aprile scorso risulta indagato per abuso d’ufficio, falso e peculato in relazione ad alcuni questioni legate alla sanità pugliese. La cosa, dal mio punto di vista, non ha alcunché di scandaloso: la magistratura, ritenendo che la posizione di Vendola non fosse del tutto chiara, ha infatti deciso di spedire allo stesso avvisi di garanzia volti a tutelare, come previsto dal codice di procedura penale, la sua posizione nel corso delle indagini. Per essere coerenti con la sua proposta (brutta bestia la coerenza!) allora, forse, sarebbe il caso di aprire una petizione simile a quella da lei proposta anche nei confronti anche di Vendola, non trova? Potrebbe scrivere a qualche circolo di SEL di Foggia, Lecce o Bari; magari loro non ci hanno pensato e voi li potreste illuminare raccontando loro della vostra innovativa iniziativa. Che ne dice?

2. Al di là della coerenza di giudizio tra situazioni decisamente simili (se non sono simili, la prego di dirmi che differenze vi trova), il vero problema della sua richiesta mi sembra di un altro tipo. Il comunicato da lei scritto parla di “prova provata che il suo (di Formigoni, nda)  modello di Lombardia, non solo non risponde ai miei bisogni ma, è un modello che genera clientelismo e corruzione” . Quando si parla di “prova provata” a quali “prove provate” si riferisce? Quelle dei giornali? Quelle del ho-sentito-che? Oppure lei ha accesso a informazioni di natura giudiziaria di cui noi non siamo a conoscenza? E soprattutto, a che bisogni fa riferimento? Immagino che, essendo la sanità il tema centrale di cui si sta discutendo negli ultimi mesi quando si parla di Formigoni, lei faccia riferimento a bisogni legati alla sanità stessa. Quindi mi domando e chiedo: a quali bisogni non risponde la sanità lombarda? La Lombardia, lo dicono i dati , presenta la migliore sanità del Paese e una delle migliori d’Europa. Come lei ben saprà, circa il 10% di tutte le prestazioni sanitarie della nostra regione sono erogate a favore di cittadini che non risiedono in Lombardia; ciò significa che un numero decisamente considerevole di persone decide di venire a curarsi in Lombardia piuttosto che farlo nelle proprie regioni, compresa la Puglia di Vendola. Strano. Se la Lombardia non rispondesse ai bisogni non avrebbe senso recarsi fino qui da fuori regione, anche da molto lontano. Ma sa qual è la cosa davvero strana? Che il servizio risulta essere eccellente e contemporaneamente, a livello procapite, uno dei meno dispendiosi del Paese (1.758€ pro capite contro una media nazionale di 1.821€). Se poi si considera che la Lombardia è una delle poche regioni (insieme a Veneto, Umbria, Marche e Abruzzo) ad essere in avanzo di bilancio (22 milioni di euro) e non in disavanzo (che a livello nazionale si attesta invece sui 1.800 milioni di euro), la cosa risulta essere ancora più strana.

Se dovessi scegliere dove farmi curare, senza il timore che le mie necessità sanitarie venissero disattese, io non avrei dubbi e sceglierei la Lombardia. Qui la sanità funziona, pare addirittura bene, non presenta buchi di bilancio e costa infinitamente meno di quella di molte altre regioni italiane. Se fosse così gentile da spiegarmi come i suoi bisogni potrebbero essere meglio tutelati altrove la prego di farmelo sapere, oppure di andarci direttamente.

Chiedere le dimissioni di Formigoni per fatti non solo non provati dalla magistratura, ma neanche  ipotizzati (di avvisi di garanzia se ne parla da 5 giorni, ma ancora non se ne vedono) e accusarlo di governare una regione mal gestita mi sembra non solo fuori luogo ma anche, e soprattutto, irragionevole.

I miei più cordiali saluti.

Daniela Colombo
Consigliere comunale del PDL di Legnano