I punti di riferimento e valori morali certi e consolidati si sono frantumati, persi .

Siamo alla deriva dal punto di vista economico e dello sviluppo e la strada che dovremo imboccare, per il bene di tutti noi, è quella di nuovi stili anche di vita e di una connotazione politica nuova e differente, capace di cogliere i profondi cambiamenti e le nuove sfide che quotidianamente emergono in maniera dirompente da tutti i settori della nostra società .

I retaggi politici ci hanno lasciato rovine e sconcerto.

Chi ha conosciuto i disastri causati dalle alluvioni, dai terremoti come fenomeni fisici o calamità naturali, sa bene che le macerie vanno allontanate per poter ricostruire, ricominciare a sperare, ricominciare a vivere: è una metafora della vita che ben si addice alla politica, alla ricostruzione dunque, di un ‘tessuto politico’ diverso capace di definire un progetto comune.

Progetto, questo, che veda la collaborazione disinteressata di tutti coloro i quali vogliono impegnarsi, il superamento degli individualismi partitici, dei vincoli stretti degli schieramenti, dei personalismi e degli steccati ideologici.

Ecco, io credo che questo sia l’occasione giusta affinché ciò si concretizzi realmente, anche a Canegrate.

Per raggiungere tale obiettivo è necessario , a mio avviso, che ognuno si metta a disposizione della comunità per quanto può o riesce a fare.

Tutti abbiamo qualcosa da offrire, da suggerire e -perché no-, da “pretendere” .

Non vi è cittadino che non possa concorrere, nel suo piccolo, al ‘bene comune e alla crescita’ del suo paese.

Per una politica sostenibile e sostenuta, tutti insieme, uniti, possiamo farcela.

‘ Liberi non sarem se non siam uni ‘ diceva il Manzoni.

Mai come oggi un appello del genere ha necessità di essere raccolto e, soprattutto, praticato.

VITO SPIRITO