Quantcast

Ricerca

» Invia una lettera

E' NECESSARIA UNA MAGGIORE CULTURA SULL'EMERGENZA

7 Ottobre 2011


3110_foto.jpg Gentile direttore 

i defibrillatori semi automatici sono stati introdotti nel nostro Paese da più di 20 anni. 

La città italiana più virtuosa e pionieristica è stata sicuramente Piacenza, prima in europa ad organizzare un progetto di defibrillazione precoce che coinvolgesse tutti gli enti non sanitari (Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, ecc.) ed anche i comuni cittadini:

le vie della cittadina emiliana sono disseminate di defibrillatori e di persone capaci di usarli e tutto ciò ha permesso di far salire le percentuali di sopravvivenza delle persone colpite al 38%, contro una media nazionale che si aggira tra l'1 e il 5%. 

Il Parlamento nel 2001 promulgò una legge che avrebbe dato ad ogni cittadino la possibilità di utilizzare un defibrillatore partecipando ad un breve corso di formazione, ma le difformi e restrittive deliberazioni regionali hanno di fatto paralizzato la diffusione di questi importanti apparecchi: nel nostro Paese, a tutt'oggi, è molto più semplice ottenere l'autorizzazione allla detenzione e all'uso (seppur sportivo) di un'arma da fuoco che non quella per l'impiego di un defibrillatore.

Dal 2006 ad oggi la politica italiana ha cercato di porre rimedio a questa situazione presentando ben 4 disegni di legge che prevedrebbero l'obbligo di installazione dei defibrillatori nei luoghi pubblici, ma tali iniziative rimangono impantanate in un Parlamento cronicamente impegnato in faccende più importanti delle 73.000 vittime causate ogni anno da questa patologia.

Mentre nel vicino Canton Ticino tutti gli istituti scolastici sono già dotati di defibrillatori e gli studenti, a partire dai 14 anni, hanno l'obbligo di impararne l'uso, nel nostro Paese dobbiamo fare i conti con il continuo e lacerante dolore dovuto a tragedie evitavili.

Nel segnalare la drammatica vicenda accaduta nei giorni scorsi a Roma ( stranamente dimenticata dai media!), lancio un appello affinchè i dirigenti scolastici degli istituti del legnanese prendano contatti con l'associazione Trenta Ore per la Vita che, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, sta sviluppando un progetto per dotare gli istituti scolastici pubblici e gli impianti sportivi di defibrillatori.

L'iniziativa non comporta alcun costo per i richiedenti: sarà sufficiente compilare i moduli reperibili sul sito e, in caso di accettazione della domanda, si riceverà gratuitamente l'apparecchio e la necessaria attività formativa. Per non essere solo dei testimoni!

Mirco Jurinovich


Free Website Counter

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.