9 Settembre 2015

Buongiorno direttore, ho letto il pezzo riguardante Croce Rossa ed i suoi soccorritori impiegati per le vie di Milano.

Non trova che le diverse dichiarazioni della consigliera (peraltro evidentemente digiuna della materia e delle norme regionali che lei stessa dovrebbe occuparsi di formare e modificare) si contraddicano da sole? Dando così ragione al governatore Maroni?

Non crede che sarebbe stato meglio mettere al lavoro la vecchia regoluccia del “fare la verifica”? Interpellando, ovviamente, il sottoscritto.

Forse i lettori avrebbero appreso che quel personale è all’opera ogni giorno per la loro tutela. E che non passeggiano per il Quadrilatero della Moda. Ma che i loro interventi sono all’ordine del giorno.

E non sarebbero stati indotti a credere che il personale CRI non sia formato per i servizi sociali e l’assistenza, anche in mancanza di emergenza.

Non vorrei davvero che si pensasse che le migliaia di volontari, dipendenti e volontari/dipendenti che da decenni facciamo intervenire a valle dei maxi-eventi  (terremoti, alluvioni, crolli, ecc.) siano personale della CROCE ROSSA del Comitato di Marte.

Cordiali saluti.
Maurizio  Gussoni 

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Lasciamo come sempre al lettore il giudizio finale, tuttavia non possiamo nascondere il nostro stupore di fronte alle considerazioni del presidente regionale della CRI. Noi abbiamo semplicemente pubblicato le dichiarazioni di una consigliera regionale e, come sempre, lasciamo a chiunque sia interessato alle varie vicende ampio spazio per intervenire.Questo vale per il presidente Gussoni e per chi lo desiderasse. Se si desidera confrontarsi in maniera ancora più dettagliata rispetto a quanto fatto con il messaggio pubblicato oggi, nessun problema. Noi rinnoviamo tutta la nostra disponibilità nel rispetto di un dibattito utile ai lettori per comprendere meglio l'argomento.

marco tajé