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CONSIGLIO COMUNALE: LA FORMA EQUIVALE ALLA SOSTANZA

22 Luglio 2012

Gentilissimo Direttore

Sono un "Ragazzo degli anni 50": A quei tempi ci si sentiva dire che molto spesso che la forma equivale alla sostanza.

Fatta questa premessa Le dirò di essere stato presente e per intero a entrambe le sedute consiliari sul tema  Bilancio .

Ho letto anche la cronaca di Legnano News che in modo pressoché esaustivo riportava il contenuto politico di tutti gli interventi, le posizioni dei vari gruppi, gli Ordini del Giorno e gli Emendamenti al Bilancio. Riportava inoltre il risultato delle varie votazione. Nulla o quasi nulla in relazione al modo in cui le sedute si sono svolte, all' atteggiamento e al linguaggio usato.

Non è mia intenzione colmare tale lacune ma solo esprimere qualche apprezzamento e valutazione in merito. Valutazioni e apprezzamenti condizionati dal mio essere un "ragazzo del 50" con una personale e radicata idea  comportamentale e politica.

Positivo il giudizio per il modo sobrio, discreto, signorile con cui il Consigliere Sig. Fratus esponeva le sue valutazioni e i suoi giudizi in netto dissenso con la maggioranza e con la Giunta Comunale: un linguaggio corretto e dignitoso  che in alcuni momenti mi ha fatto sorgere  il dubbio che questi realmente appartenesse alla stessa compagine politica dell' On. Borghezio

Strideva il confronto con il tono e il linguaggio usato dal Consigliere Sig.Vitali in tutti i suo interventi. Un tono supponente, irriguardoso e irridente al limite del buon gusto.

Supponente quando tacciava di inesperienza i consiglieri di maggioranza forse dimentico dei suoi primi passi in consiglio comunale. Sicuramente anche lui  avrà avuto timidezze e balbettii dettati da l' inesperienza ma nessuno si sarà mai preso la libertà di sottolineare tali carenze.

Largo ai giovani è lo slogan di questi tempi. Con assoluta mancanza  di generosità si è voluto dimenticare che fra i banchi della maggioranza siedono consiglieri di 23 anni.

Irriguardoso quando rivolgendosi al nuovo Primo Cittadino  lo apostrofava "Centinaio" quasi  fossero al Bar Sport a discutere di una partita.

Irridente quando il Presidente del Consiglio Comunale lo invitava in modo urbano a rivolgersi al  Sig. Sindaco nel modo in cui le istituzioni lo prevedono e lo irrideva con un "la chiamerò Dott. Ing. Michele Ferrazzano Presidente del Consiglio Comunale".

Una indicibile caduta di stile, e di memoria corta. Nessuno della opposizione in consiglio comunale ne degli avversari in campagna elettorale si è permesso di commentare con gli stessi toni il comportamento del Suo Presidente del consiglio messo alla berlina da una seguitissima rubrica televisiva.Per delicatzza non li ricorderemo, sufficente discredito è già stato portato alla città e ai cittadini.

Notevole apprezzamento per il  rappresentante dei " mangia bambini " della Sinistra legnanese. Nel confrontare i suoi interventi, misurati e compassati, con quelli del portavoce del maggior partito della opposizione mi è parso di assistere a un film in bianco e nero, con Lord Brummel che interviene  alla Camera dei Lords.

Encomiabile l' unico intervento del rappresentante del "Movimento 5 stelle". La sua ammissione di scarsa dimestichezza della macchina comunale paragonabile alle difficoltà dei nuovi sindaci del suo Movimento è un raro esempio di onestà intellettuale.

Il linguaggio pieno di palese risentimento adottato dal ex Sindaco poco si addice a chi è uso calpestare il Green e destreggiarsi fra le diciotto buche. L' aver invece fatto buca con la mancata elezione deve aver appannato lo stile del Gentleman che ci si sarebbe attesi

Dai banchi dell'opposizione si è poi levata una critica per l'immagine di un prodotto farmaceutico apparsa su un volantino elettorale Da esperti di tali prodotti forse avrebbero preferito una terapia che attenuase e lenisse il prurito e il bruciore di una cocente sconfitta..

"Soldato in fuga è buno per la prossima battaglia"  La frase è stata fatta propria da sindaci , non riconfermati, di citta molto imprtanti che si sono  così sottratti al logorio dei consigli comunali. Il Consiglier Vitali dovrebbe prenderla ad esempio.

In conclusione si potrebbe parafrasare la frase iniziale di questa nota :Pessima forma per mascherare mancanza di argomenti e povertà di contenuti 

Aurelio Stanzione


Solo una considerazione e una precisazione.

La prima: è vero, abbiamo tralasciato di sottolineare le discussioni come quelle indicate dal sig. Stanzione, ma allora perchè non dire che abbiamo "dimenticato" di commentare anche il profondo disaccordo all'interno del PD, il mistero di un nuovo direttore generale che esiste ma non si può dire, la presunta mancata trasparenza dell'amministrazione in merito ad alcune scelte organizzative? Semplice: nel confezionare i servizi in tema di consiglio comunale abbiamo privilegiato argomenti di sicuro interesse per i lettori, come appunto l'addizionale irpef e il relativo emendamento. Tutto il resto, in quel momento (ma anche adesso), ci appariva marginale.

La seconda: confortati dalla testimonianza di altri presenti in aula consiliare, possiamo confermare il fatto per cui Lorenzo Vitali, nel rivolgersi ad Alberto Centinaio, l'ha chiamato "Signor Centinaio" e non, come scrive il nostro lettore, semplicemente "Centinaio".

marco tajé

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