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COMMISSIONE MENSA: IL M5S INVITA IL PRESIDENTE A DIMETTERSI

18 Giugno 2013

Dopo le spiegazioni fornite dal presidente della commissione mensa, a seguito dell'ultima vivace riunione, oggi è il Movimento 5 Stelle a tornare sull'argomento con il seguente documento:

Gent.le [sic!] Olindo Torraca, come da Lei affermato in una sua dichiarazione alla stampa locale (http://www.legnanonews.com/news/20/28909/) la commissione mensa è regolamentata e istituita dal Comune di Legnano attraverso la Carta dei Servizi consultabile da tutti i cittadini.
Lei fa riferimento al Regolamento del consiglio comunale, ma dimentica di citare un comma del suddetto che recita: "le commissioni speciali sono soggette alle norme previste per quelle permanenti".
Cosa affermano le norme delle commissioni permanenti? 
Articolo 18: "Le sedute delle commissioni sono PUBBLICHE, salvo quando trattasi di questioni concernenti persone, nonchè nei casi di segreto o di divieto di divulgazione altrimenti previsti dall'ordinamento."
Delle due l'una, o Lei ritiene che l'argomento tariffe rientri nella casistica del segreto, oppure non ha letto a dovere (come avrebbe dovuto fare) il regolamento comunale. Ci comunichi in quale delle due categorie ritiene di fare parte.

Lo Statuto del Comune di Legnano è oltremodo chiarificatore, l'articolo 3 recita: "il Comune promuove la partecipazione dei cittadini e delle associazioni alla determinazione dei propri obiettivi e assicura l'informazione sul programma e sui provvedimenti al fine di favorire la partecipazione e di garantire la trasparenza del proprio operato.".
L'articolo 27 rinforza il concetto: "Il comune promuove la partecipazione dei cittadini e delle associazioni all'attività amministrativa, politica, economica e sociale della comunità e valorizza le libere forme associative."

Inoltre, in relazione alle sue parole "è stata da me messa alla porta senza mezzi termini e con toni forti, anzi fortissimi volutamente forti ed in maniera molto maleducata anzi maleducatissima e volutamente maleducata.", ci permettiamo anche di ricordarLe che la cortesia, la decenza ed il buon gusto sono, per gli incaricati di pubblico ufficio di fondamentale importanza, ancor più che per i semplici cittadini, cha hanno l'esclusivo dovere di rispettare le leggi.
In questo senso la Costituzione all'articolo 54 è di una chiarezza abbacinante: "i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore". 

Ammettendo Lei di avere tenuto un comportamento volutamente maleducato, forse è il caso di rassegnare le dimissioni, essendo venuto meno ad un principio fondamentale non solo della Carta dei Servizi (Principio di Uguaglianza ed imparzialità – comma 4, Principio della Partecipazione – comma 1), ma anche della nostra Costituzione.

Cordialità, 

Gruppo M5S Legnano

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