Leggendo l'articolo sulla commemorazione dei deportati a Mauthausen mi sono proprio arrabbiato. Premetto che pur non essendo filo-partigiano, porto un grande rispetto per le persone che hanno vissuto e subìto quei terribili momenti. Credo che il Senatore non abbia capito ( o forse ci prova ancora ) che l'Italia s'è desta! Lui chiede di mantenere viva la memoria dopo 68 anni: ‘ vanno ricordate soprattutto come persone, con i loro affetti, sogni,attese, ideali. Invece, il nostro Paese è un po' smemorato!’

E' vero, a volte ce ne dimentichiamo, ma la politica si è ‘dimenticata’ per 60 anni di ricordare, addirittura di ammettere, altre verità storiche che stanno emergendo solo negli ultimi anni ( vedi Foibe e massacri effettuati dai partigiani per anni dopo la fine della guerra ). Perchè non è stato promotore per far affiorare da subito le verità sui fatti storici per rispetto delle ‘persone’, lui che è in politica da sempre ? Provi a spiegare ai nipoti dei caduti delle foibe il perchè nelle scuole non se ne parla mai ( alle mie figlie non è mai stato raccontato nulla a scuola, e a me neanche ). Lui parla di equità nei sacrifici quando è in politica dal '47 ed è senatore dal 92 ( nel mezzo ha sempre avuto ruoli nei palazzi del potere … http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Smuraglia ), ma con quale coraggio ? Di quale equità di sacrifici parla lui che è della casta da sempre ? Provi a spiegare ai pensionati, a chi vive di stipendio e ai piccoli imprenditori come affronta lui il sacrificio. Sarà per questi motivi che alla commemorazione non c'era nessuno? Senatore, l'Italia s'è desta!

Facciamo sempre più fatica a credere a questi discorsi. Nella nostra memoria di italiani ci sarà sempre uno spazio per questi momenti drammatici senza che nessuno ci venga a rimproverare. L'Italia sta affrontando il momento di crisi con grande dignità e civiltà, e all'equità di cui parla nessuno ci crede, nessuno crede più che la politica sia seriamente intenzionata a darci una mano. Non fa niente, ce la faremo da soli, perchè noi italiani, non voi, siamo un popolo meraviglioso, dalle mille risorse, che troverà sempre la sua primavera.

lettera firmata