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CISL: E' INSOSTENIBILE LA SITUAZIONE AL CENTRO RECAPITI DI LEGNANO

14 Dicembre 2011

Il Centro di Recapito di Legnano versa in condizioni di difficoltà operative dovute a ritardi ed inadempienze aziendali, nonostante la buona volontà, la disponibilità ed i sacrifici dei dipendenti, molti dei quali hanno ampiamente superato le 250 ore massime annue di straordinari pur di garantire il servizio di recapito alla cittadinanza e nei comuni limitrofi (Rescaldina, Cerro, San Vittore, Canegrate, Busto Garolfo, Villa Cortese, Dairago).

Nonostante i numerosi solleciti ed interventi sindacali, dal mese di luglio non vengono riassegnate le zone di recapito in conseguenza del rientro in Poste della circa 500 raccomandate che venivano consegnate dalla TNT alla quale è stato rescisso il contratto di appalto per inadempienze in tale servizio. A questo va aggiunto anche che il direttore è stato trasferito ad altro incarico dal mese di agosto ed ancora ad oggi non è stato sostituito.

In conseguenza del rientro delle circa 500 raccomandate quotidiane, le zone di recapito sono state aumentate di 5, ma tale riorganizzazione è avvenuta solo sulla carta creando enormi disagi al personale interno e conseguenti disservizi alla cittadinanza ed alle imprese.

Solo con alto senso di responsabilità e sopperendo alle inadempienze ed ai gravi ritardi aziendali, il personale fra le mille difficoltà è riuscito a garantire il recapito dei moduli del XV° Censimento, delle molte raccomandate, atti giudiziari, cartelle esattoriali, posta ordinaria ed iniziative e promozioni dei Centri Commerciali del territorio.

Spesso si sono accumulate giacenze e ritardi, ancor oggi presenti, per l’impossibilità di recapitare il tutto con puntualità. Ma nonostante i molti reclami dei cittadini e le segnalazioni dei responsabili aziendali ai vari livelli, l’azienda ancora oggi manifesta indifferenza e noncuranza sia per i propri clienti, sia nei confronti del personale interno esposto senza colpe alle critiche ed alle lamentele delle cittadinanze.

In un momento di grave crisi occupazionale è assurdo ed immorale che l’Azienda Poste violi le norme contrattuali e di legge sul contenimento degli straordinari entro le 250 massime e non assuma a tempo indeterminato il personale necessario e previsto negli organici continuando, invece, ad assumere personale a tempo determinato, sempre diverso, di 3 mesi in 3 mesi (quando hanno imparato il lavoro e le zone termina il contratto e si ricomincia daccapo con nuovo personale). Di ciò abbiamo informato e chiesto l’intervento della competente Direzione Provinciale del Lavoro per le opportune verifiche.

Ora è giunto il momento di dire BASTA!!! E di informare la cittadinanza del fatto che i dipendenti di Poste non ce la fanno più e che i livelli superiori dell’Azienda si assumano le proprie responsabilità di fronte all’opinione pubblica.

Maurizio Celli
Il Segretario SLP – CISL Legnano/Magenta 

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