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Circolone: serve solo il buonsenso e una buona “politica”

11 Dicembre 2015

(m. tajè) – Con una nuova interrogazione della consigliera Tiziana Colombo (Per Legnano), i disagi creati dal "Circolone" torneranno d'attualità in consiglio comunale, nella seduta di mercoledì 16. Oggi, intanto, una nuova lettera di una residente sottolinea ancora il disturbo arrecato nel quartiere dalla musica diffusa nel locale e dalla "vivacità" dei giovani che lo frequentano. Considerazioni che chiudono, almeno per il nostro giornale, una polemica ormai ridotta a un dialogo tra due lettrici. Noi abbiamo la certezza di aver informato adeguatamento l'opinione pubblica sul problema e di aver fornito materiale (anche senza aggiungere, come richiesto, altre immagini di bottiglie rotte, scritte sui muri, sporcizia di ogni genere) per cui ognuno si sia potuto fare un'idea completa della vicenda. Vorremmo tanto che, adesso, fossero il buon senso e la buona "politica" a trovare una soluzione che accontenti tutti. Possiamo almeno sperarlo?


In dibattito da “cortile legnanese” – semmai – lo vuol trasformare Lei signora Lucina magari puntando sul fatto – per dirla con la compagnia teatrale orgoglio della nostra città – “Chi vusa puse', la vacca l’è sua?”.  Il problema invece è serio, molto serio e oggetto di tre gradi di giudizio. 
Ma i Tribunali contano ancora qualcosa in questo Paese o a Legnano vale la legge del più forte? 
Le parole  del mio precedente intervento –  titolo a parte -, sono state scritte in maiuscolo solo per mettere maggiormente in risalto alcuni concetti che mi sembra lei tenti in tutti i modi di dribblare abilmente, prova ne è che sottolineano guarda caso il VERO problema, ribadiscono il CONCRETO E REALE PROBLEMA e da ultimo ma non certo secondario riguardano IL RUMORE DEGLI STRUMENTI MUSICALI e GLI SCHIAMAZZI DEGLI AVVENTORI A TARDA NOTTE. Perché spostare sempre i discorsi su terreni a voi più confacenti trascurando quelli veri?
Non voleva chiaramente essere un’offesa per alcuno e non ritengo che se si puntualizza –chiarendolo – un qualcosa, ciò sottintenda che l’interlocutore “sia ottuso”. Non è così.
Io non dipingo nulla come film dell’orrore e la prego di non appiopparmi termini che non mi sognerei mai di utilizzare. Io descrivo solo e soltanto la pura e semplice realtà di quello che alcuni cittadini di via Gaeta 24 vivono da anni sulla propria pelle. Non c’è nulla di apocalittico in tutto questo, è la pura e semplice verità. 
Credo invece che sia il suo dire  a peggiorare le cose con argomentazioni che nulla hanno a che vedere con la realtà. Il paragone con Esselunga ed il suo titolare non sono affatto calzanti ed onestamente non ne comprendiamo il nesso.
Per quanto ci riguarda le posso fare esempi di urla animalesche a notte fonda, ola e cori da stadio quando le forze dell’ordine se ne vanno dopo i sopralluoghi nel vostro locale, e se il Direttore lo riterrà fattibile, potrà pubblicare una copiosa documentazione fotografica di quanto rinveniamo in strada e sui marciapiedi antistanti il condominio, all’indomani delle serate musical-culturati che ci propinate  assolutamente non richieste. 
Tutto questo ovviamente oltre al rumore della musica che oltre a “far tremare i muri del “circolone” come pubblicizzato sul vostro sito il 17/4/2014 per la serata Friday on my mind  del 18 aprile fa la medesima cosa con i nostri di casa.
Sa signora Lucina, ce le ricordiamo benissimo anche noi  le serate di pallavolo. Eccome se ce le ricordiamo, anche le risate, i fischi dell’arbitro, i battimani. Ci ricordiamo benissimo……. fino a notte inoltrata….

Per quanto riguarda il riferimento ai passaggi dei treni dobbiamo chiarire una volta per tutte che abbiamo scelto di abitare vicino alla stazione per motivi di comodità . Cosa invece che non abbiamo scelto è la musica sparata nelle nostre case.
Ci chiediamo da anni il perché le amministrazioni legnanesi e i componenti del Circolone, e lei signora Lucina, parliate tutti il medesimo linguaggio utilizzando a volte persino i medesimi termini. 
Il problema per chi non lo avesse ancora ben inteso è il disturbo causato dalla musica ad alto volume e dalle urla e schiamazzi degli avventori del Circolone, non dei treni che – contrariamente agli avventori del circolone – passano e se ne vanno. 
E ancora il treno…..ma – ci chiediamo – a Legnano hanno tutti lo stesso copione da recitare. IL PROBLEMA NON SONO I TRENI – E qui lo scrivo in maiuscolo, se me lo permette, senza nessuna offesa: LA VOGLIAMO FINIRE DI SPOSTARE IL PROBLEMA ? 
Non c’è nulla di singolare che con tanto di concessione edilizia pagata peraltro profumatamente si vengano ad occupare gli appartamenti costruiti regolarmente, anzi “tirati su” come dice lei.  Le ricordo comunque che non sono le casette prefabbricate dell’Ikea. 

E poi signora …..Nessuno ha mai parlato di “covo di teppisti” questo lo scrive lei. Nessuno di noi l’ha mai pensato.

Desidero inoltre precisare che 110 anni di presenza sul territorio, non vi danno  automaticamente il diritto di calpestare le più elementari  regole di civiltà e di rispetto nei confronti del vicinato. 
Si da il caso che se una realtà abitativa cambia nel corso degli anni va da sé che – stando alle regole del vivere civile e democratico – le preesistenti devono cercare di adeguarsi alla nuove esigenze.

Apprendo ora da lei della  fama del Circolone della quale non ero a conoscenza, venendo dalla parte opposta di Legnano e non avendo mai frequentato il locale in gioventù.
Se l’avessi saputo!……. oh, se qualcuno mi avesse informato……. !
Purtroppo alcune cose si vengono a scoprire quando ormai non è più possibile rimediarvi.

E poi, mi permetta: lo sbandierare ai quattro venti la “benemerenza comunale” quale messaggio “in codice” sia per gli “isterici vicini”,  sia per l’amministrazione comunale, mi creda, fa riflettere.

Per concludere, saranno espressivi i modi dei giovani  ma occorre che tale espressione sia innanzi tutto rispettosa del proprio simile.
La  cosa purtroppo al giorno d’oggi si è un po’ persa di vista.

Cordialità 
Manuela Zanzottera

 

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