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Circolone in difesa del “fortino”, guai a chi tocca i panini

11 Ottobre 2016

Per questioni tecniche, la risposta di Vittoriano Ferioli in origine è risulta incompleta nel testo. Ci scusiamo con i lettori e con il diretto interessato. In questo momento, il messaggio è completo.


Caro Direttore rimango convinto che è e resta una polemicuccia questa della Street al Castello, perchè penso che per Legnano  siano altri i problemi di confronto e perchè l'iniziativa è stata un successo di pubblico e di proposta e il successo supera anche i distinguo e le critiche dentro la maggioranza, se poi ci sono ?. Parlare di spaccatura è una tua convinzione. L'ingresso era libero percui non possiamo certificare le presenze, posso solo assicurarti che sabato sera abbiamo bloccato il flusso dei visitatori in entrata per almeno 4 volte sollecitando e facilitando l'uscita della gente, nei 3 giorni possiamo sicuramente parlare di oltre 10000 presenze, ma continuare a parlare di giovani vuol dire non esserci stati ,il Castello era pieno anche di famiglie con piccoli e carrozzine e, molti arrivavano al Castello per la prima volta, se questo da fastidio non so che dirvi.
La punzecchiatura di un Amministratore che se ne è uscito dal CdA della nostra Cooperativa, non mi sfiora, mi è dispiaciuto, molto, ma un Circolo che ha 112 anni di vita ha l'obbligo di guardare avanti, e quel fatto è stata l'occasione per ringiovanire il nostro CdA.
Personalmente condivido anche il pensiero della Signora Veronica, ma i luoghi storici o di cultura vanno riempiti di idee per essere apprezzati e frequentati nella loro coerente funzione, altrimenti rimangono dimenticati nella teca, come le Porcellane di Limoges. Fermarsi al NO a me non piace, il NO frena, blocca e non propone. Al Castello anni fa si era iniziato un percorso espositivo con tante proposte d'arte e fotografia fino una mostra con le incisioni di Francisco Goya, quel percorso giusto o no è stato azzerato e si son fatte scelte diverse. Sicuramente il Castello meriterebbe un programma culturale con iniziative, ospiti e appuntamenti anche di qualità ma per far questo servono risorse economiche e la volontà di crederci. Lo riaffermo in altro modo; facile a dirsi non semplice a farsi, ma qui sono gli Amministratori che possono dirci qualcosa di più. Il paragone con Rodin non esiste, la qualità culturale di quella esposizione è indiscutibile, ma so anche che gli oltre 200.000 euro spesi sono stati molto dibattuti dagli allora Amministratori. La Silent Disco si è fatta per 2 sere non per mesi e non è nostra intenzione proporre un Castello Discoteca, anche perché questa Amministrazione giustamente non l'accetterebbe mai. I prezzi sono come quelli di tante altre situazioni, tra le tante proposte con oltre 100 specialità offerte c'erano prezzi vari, molti gli ingredienti certificati e molta qualità. Concludo facendo notare anche un'alta cosa, oltre all'obbligo di scontrini come giusto deve essere, il 90% degli espositori era under 30, giovani che si stanno inventando un lavoro, gli abbiamo offerto un'opportunità in una cornice che ha contribuito al successo di un'iniziativa della città, un evento positivo aldilà delle polemicucce.

Vittoriano Ferioli pres Circolone e Coordinatore Circoli Cooperativi Lombardia di Legacoop

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