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Cinesi, perchè parlarne tanto?

5 Settembre 2016

Caro direttore, leggo sempre più spesso articoli sugli imprenditori cinesi e le loro attività…
Ma perché nessuno indaga sulle condizioni e sull'età dei loro dipendenti e soprattutto sul numero di ricevute fiscali che questi signori fanno o meglio non fanno…
Certo le mie parole non sono dimostrabili coi fatti perché non sono un finanziere o qualunque altra forza dell'ordine ma le posso garantire che perlomeno nella mia realtà (Nerviano) questi signori non sono corretti proprio per niente, quindi la morale sui prezzi il signor WU è pregato di evitarla!
Distinti saluti

A.D.


E' vero. Noi parliamo di cinesi, ma anche di albanesi, profughi africani, di tutti quanti meritano attenzione per i problemi che evidenziano a livello locale. Se poi, come nel recente caso di Francesco Wu, sono media nazionali ad interessarsi delle loro attività, come possiamo far finta di nulla? Tra l'altro, proprio gli ultimi servizi pubblicati sul boom cinese stanno facendo registrare visualizzazioni importanti, confermando che non si tratta solo di un nostro interesse: quello sulla integrazione ha raggiunto 1.200 letture, l'altro sulla loro espansione commerciale 1.900.
Questione ricevute fiscali. Mi sembra che sia stato lo stesso Wu, senza ergersi a moralista, a chiarire che alla fine è il consumatore a decidere di chi fidarsi o meno. E poi, diciamola tutta, il rilascio degli scontrini è solo un problema dei commercianti cinesi?

marco tajé

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