Ciclisti indisciplinati, ma la viabilità non li aiuta
9 Febbraio 2015
Gentile Direttore,
a seguito dell'articolo inviato dal Sig.C.Tajana in merito ai ciclisti "indisciplinati" e guarda caso si cita proprio il contromano della Via Verdi, colgo l'occasione per far notare che la pista ciclabile che parte dalla Piazza Monumento, arriva proprio all'inizio della Via Verdi e dopo una piccola curva sulla stessa si interrompe bruscamente.
Che cosa deve fare allora il ciclista per poter raggiungere Largo F. Tosi, il Sempione o peggio ancora immettersi sulla Via Felice Musazzi? Deve ritornare indietro, immettersi di nuovo sul Corso Italia che in quel tratto si restringe non poco, (PERICOLOSO!!!! poiché è anche sempre molto trafficato), raggiungere la rotatoria e augurarsi che qualche automobilista osservi le precedenze e velocità nel caso in cui si debba raggiungere Corso Sempione o Via Musazzi.
Perché allora sulla Via Verdi che è a senso unico, non si può riservare uno spazio ciclabile x consentire continuità alla pista stessa? Faccio pure notare che Via Verdi, spesso e sovente, viene percorsa da veicoli che non osservano i limiti di velocità urbani se non addirittura li si veda entrare in contromano aggirando quel piccolo spartitraffico di C.so Italia.
Certo è che se non si usa la bicicletta, spesso è facile criticare a sproposito alcuni comportamenti che certamente non sono generati in questo caso dai ciclisti per negligenza o trasgressione.
Ringrazio e saluto cordialmente.
M. Grazia Anelli
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