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Cerro Maggiore, i residenti di via D’Azeglio: «Dal comune solo silenzio per le nostre richieste»

via d'azeglio cerro maggiore

2 Marzo 2021

Gentile Direttore,
ci rivolgiamo a questa redazione perché la presenza sui giornali sembra l’unica cosa in grado di smuovere la Giunta di Cerro Maggiore e lo facciamo con una semplice domanda:
qual è il tempo che si può considerare accettabile per far fronte alle segnalazioni dei cittadini? Un mese? Due? Un anno? Tre anni? Noi residenti di via Massimo D’Azeglio ce lo chiediamo da tempo.

Ci si potrebbe rispondere che “causa Covid” la macchina comunale è rallentata e potremmo anche comprenderlo, ma a noi sembra inchiodata e senza motore. E per ricevere anche solo una risposta? “Gentile cittadino, abbiamo ricevuto la sua segnalazione, provvederemo a darle riscontro quanto prima”. E invece nulla, il silenzio, l’immobilismo.

Nel 2017, in tempi di commissariamento e successivamente notificando il tutto anche all’assessorato in carica, abbiamo protocollato una richiesta di intervento sulla via Massimo D’Azeglio, corredata da una petizione sottoscritta da una trentina di residenti e non, richiedendo l’istituzione del senso unico di marcia per evidenti motivi di sicurezza stradale e viabilistica.

Tale comunicazione è stata più volte ricordata a chi di competenza in questi anni e molte sono state le segnalazioni per richiesta di intervento alle Forze dell’Ordine. Risultato: silenzio. Ad oggi chiunque percorra l’incrocio tra via Lampugnani e via D’Azeglio rischia quotidianamente la propria incolumità. E intanto una nuova primavera si appresta ad arrivare e il parco pubblico di via Baldini/Lampugnani tornerà a riempirsi aumentando considerevolmente la frequentazione di pedoni, prevalentemente bambini, auto e ciclisti in zona.

Nel mese di novembre 2020 si sono aggiunte altre segnalazioni sul portale del Comune e una nuova mail all’Ufficio Protocollo con la quale chiedevamo chiarimenti anche sui mancati lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale, annunciati da diversi cartelli fatti apporre dal Comune e semplicemente abbandonati (su proprietà privata), senza esito.

Menzione a parte meritano le comunicazioni fatte, anche da diversi esponenti politici locali, sulle condizioni di abbandono e di mancanza di manutenzione del parco Baldini, dove giacciono dal 27 dicembre gli alberi crollati a causa dell’unica nevicata di rilievo dell’anno appena trascorso. Come residenti abbiamo messo in campo il nostro senso civico occupandoci della pulizia del parco, organizzando in autonomia una raccolta di rifiuti, quando, da notizie stampa, abbiamo appreso che l’amministrazione aveva “pasticciato” con il relativo appalto e la zona sembrava diventata una discarica. Ma non è possibile che a risolvere le mancanze dell’amministrazione e di alcuni assessorati debbano sempre pensare solo i cittadini.

Ci domandiamo se certi assessorati abbiano usufruito della cassa-integrazione in questo ultimo anno o abbiano comunque ricevuto il loro compenso pieno, frutto di soldi pubblici. In ogni caso non ci spieghiamo come possa essere tutto così fermo e senza la minima risposta, anche solo in termini di buona educazione.

La ringraziamo per l’attenzione,

I residenti di via Massimo D’Azeglio.

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