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Cadorna: ancora tanti dubbi dopo l’incontro pubblico

26 Febbraio 2016

Di seguito i commenti, i dubbi, le domande di alcuni nostri lettori, dopo l'assemblea pubblica di giovedì sera sul progetto del nuovo viale Cadorna


Dopo l'incontro pubblico con amministrazione comunale e i tecnici, vorrei sapere se si ritiene tollerabile che:

– la partecipazione venga attivata dopo che l'appalto si è concluso

– si spacci un video che riproduce gli effetti teorici della sincronizzazione dei semafori in una situazione di scarso traffico come la dimostrazione tecnica dell' ininfluenza della eliminazione di una corsia sulla capacità di smaltimento delle auto circolanti

– si neghi che i pali della luce in mezzo alla strada siano fonti di pericolo;si affermi che la marcia di due file compatte di auto a meno di dieci all'ora costituisca un sorpasso lento e non una violazione dell'art 144 del codice della strada che vieta la circolazione in file parallele

– si affermi che diminuendo la velocità a 45 km all'ora aumenti lo smaltimento dei veicoli fingendo di dimenticare che le code nelle ore di punta viaggiano a meno di 10 km all'ora

– si dica che il presidente dell'associazione degli industriali abbia smentito la sua dichiarazione pubblica di dissenso in un colloquio personale con il sindaco  senza prendere una nuova posizione in forma pubblica

– si affermi che le sindache di Cerro e di San Vittore si siano inventate per ragioni misteriose che le opere sul Cadorna provocheranno intasamenti di veicoli anche sulle loro strade e si divertano a promuovere causa al TAR

– si cerchi di imporre che i cittadini si limitino a porre domande senza esprimere il loro dissenso

– si garantisca che restringendo una strada le auto  passino più fluidamente e quindi che in tutto il resto del mondo sbaglino a fare strade larghe quando il traffico è elevato ( per esempio sulla Milano / Bergamo avrebbero dovuto restringere l'autostrada anziché allargarla )

– si ritenga che i Legnanesi siano così sprovveduti da bere queste panzane . 

Mi si dica inoltre se non si ritiene che il sindaco e chi gli sta intorno e gode della sua benevolenza stiano insistendo  sull'eliminazione di due corsie perché non tollerano le critiche od i suggerimenti e perché a sua "Maestà" si dovrebbero porre solo domande in modo sommesso e con la dovuta riverenza.

Franco Brumana – Comitato per il Cadorna


Gentile Redazione, ieri sera ho avuto il piacere di poter partecipare all’incontro organizzato per la presentazione del progetto che insisterà sul viale Cadorna.

Provo a fare un riassunto (sperando di aver ben compreso il tutto) sottoponendo alcune riflessioni.

Tema fondamentale e fondante il tutto è la sicurezza, messa a repentaglio dalla ormai consolidata abitudine di accedere al MacDonalds ed ai benzinai presenti sul lato destro (direzione verso Cerro) del Viale anche da parte di chi il Viale lo sta percorrendo nel senso opposto, con pericolose svolte a sinistra che tagliano lo stesso nonostante questo sia vietato dalla presenza della doppia linea continua.

Pertanto, a parere dei relatori la decisione di mettere un cordolo centrale appare come la migliore soluzione attuabile per impedire tali svolte.

Oltre all’aggiunta di un terzo semaforo.

Il cordolo avrà una sua larghezza, che di fatto andrà a stringere le corsie dei due sensi di marcia.

Venendo meno la larghezza minima per potere contemplare due corsie per senso di marcia, si è deciso di indicare nel progetto la presenza di una sola larga corsia che, in caso di intenso traffico o per necessità di sorpasso, potrà essere utilizzata in doppia fila, salvo in prossimità dei semafori dove le due corsie verranno segnalate con apposite strisce a terra.

I timori sull’aumento dell’intensità del traffico vengono fugati, secondo quanto presentato, grazie all’applicazione del sistema “onda verde”, un sistema, cioè, che grazie al coordinamento dei semafori permette – ed obbliga – le utenze a percorrere il Viale ad una velocità massima di 45 Km/h, la quale, secondo quanto mostrato, permette un ottimale smaltimento del flusso auto.

Sono emerse molte domande, e a molte non sono state date – parere personale seppur condiviso da altri presenti – le dovute risposte.

Riporto alcune di queste:

–          Sono stati valutati gli impatti sulle altre strade della zona?

–          Sono stati coinvolti i Comuni del circondario?

–          Quanto sarà largo il cordolo?

–          E’ stata considerata la pericolosità dell’apposizione di pali illuminanti sul cordolo stesso?

–          Quale sarà la larghezza definitiva della corsia?

Specie su quest’ultima domanda mi sono personalmente concentrato, in quanto le presentazioni fatte hanno raffigurate simulazioni che vedono l’oggettiva impossibilità di affiancamento di due mezzi aventi larghezza superiore alla media (SUV, furgoni, camion, pullman…).

Sul tema del rispetto dello spazio per le biciclette è stato detto che “tanto ne passavo poche anche prima, ora non ne passeranno”.

Aggiungo: considerato che il tema emerge a causa della presenza di attività commerciali, chi ha dato il permesso alle stesse di aprire in zona tanto delicata senza preoccuparsi dell’effetto che queste avrebbero avute sulla viabilità?

Perché non era presente?

Durante la serata abbiamo assistito anche a lezioni di fisica (interessanti il riferimento all’energia cinetica e lo studio sulle velocità ottimali di scorrimento) e futurismo, quando in risposta a domande inerenti le fasce di maggior flusso, è stato risposto che fra 10 anni le automobili saranno completamente diverse da come le interpretiamo e viviamo oggi…

Tutte le simulazioni visionate funzionavano grazie all’utilizzo del Viale in doppia fila, e le simulazioni – per espressa dichiarazione – non hanno volutamente tenuto conto dell’impatto del traffico in entrata in autostrada sulla viabilità del Cadorna.

E’ stato anche detto che in caso di traffico i navigatori satellitari – oggi – propongono strade alternative, come è stato anche detto dal Comandante della Polizia Locale che in caso di contatto tra due mezzi affiancati con danno agli stessi l’imputazione della colpa verrà valutata di volta in volta.

Ora: comprendo benissimo e condivido appieno l’esigenza di porre in sicurezza il Viale, ma comprendo meno la serenità con cui viene detto che tale soluzione non porterà dei disagi sulla viabilità.

Rispondere che “le persone si abitueranno a trovare altre strade, o altri benzinai” non significa risolvere il problema. Significa spostarlo.

Sarebbe stato interessante vedere proposte – contestualmente – soluzioni a breve, medio e lungo termine per ridurre il numero dei veicoli in generale, attraverso soluzioni alternative di mobilità.

Quindi, piuttosto si dica: la sicurezza richiede dei sacrifici, e dobbiamo accettarli per non avere più in futuro incidenti sul Viale.

Anche se mi devono ancora spiegare qual è il grado di pericolosità di un cordolo che parte rasoterra e ha altezza centrale di 30 cm quando a percorre il Viale sono auto e motociclette.

Effetto decollo?

E se auto o moto finiscono sul cordolo, che effetto avrà la presenza dei lampioni?

Ultima cosa: non è stata data risposta in merito al passaggio di mezzi di soccorso in caso di strada bloccata da auto in coda in doppia fila.

Sono certo che le risposte che arriveranno da parte di Sindaco, Assessore ed Ingegneri rassicureranno sulla futura efficacia dell’intervento.

Mi scuso se dovessi aver male intese alcune delle informazioni ricevute: gli argomenti erano molti, e le risposte molto articolate.

Buona giornata

Andrea Gaibotti


Buona giornata.
Una volta si potevano proporre domande per capire l'umore dei cittadini che leggono Legnano news
mi ricordo uno per tutti quello sul gradimento sul nuovo ospedale.
Con tutta la polemica in corso perchè non lanciare un sondaggio sul Cadorna, lasciamolo così o spendiamo 570 mila euro per modificarlo come vuole il Comune?
Ed un altro sempre sulla viabilità: si potrebbe chiedere se sia meglio la Pietro Micca in senso unico verso nord e la 29 maggio in giù verso il monumento o lasciarla acora così com'è?
Grazie

Amadeo Amadei 


Rispondiamo all'ultima lettera. I sondaggi, per un breve periodo, sul sito online dal febbraio 2014 erano stati lanciati su argomenti come "Scegli la seconda maglia del Legnano basket" e "Vuoi il ritorno del Giudice di pace in città?". Per la pubblicazione, era stata utilizzata una piattaforma di Google, alla fine dimostratasi limitativa poichè consentiva l'accesso solo a utenti con account specifico. Proprio l'interesse dimostrato dai legnanesi sul progetto del Nuovo Cadorna, ci ha spinto a chiedere al nostro ufficio tecnico di studiare un programma migliore che speriamo di mettere online quanto prima.

marco tajé

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